Occorre consentire a tutti di esprimersi perché non riuscire a parlare non significa non poter comunicare.
Per Alessandro ha funzionato così: diceva poche parole, il suo quaderno attacca/stacca creato con Michela è stato un trampolino di lancio per lui che adesso si fa capire con semplici frasi. Ora il quaderno non serve più, ha raggiunto il suo scopo.
Una doppia avventura: quella di Daniel, che ora può sentire grazie ad un impianto cocleare, e quella della sua famiglia, che trova la forza di reagire in maniera positiva.
Nel mondo di oggi siamo diventati abili parlatori, ma forse troppo poco ci si pone in ascolto degli altri.
La fiaba può diventare strumento di resilienza e aiutare anche i più piccoli a superare gli ostacoli. Il contributo di due interessanti tesi di laurea.
“La vita che sto vivendo è piena di affetto profondo”: una mamma ci insegna che tutti siamo portatori di bisogni, ma siamo anche e soprattutto una “risorsa” reciproca.
Una progettazione inclusiva deve accogliere le differenze, senza pietismi o paternalismi. Per questo occorre non smettere mai di farsi domande, come i bambini. Intervista a Giulio Ceppi, designer e architetto.
“La persona che si presenta oggi allo Sportello lavoro è un ragazzo soddisfatto di sé, ben diverso dal ragazzo insicuro dell’aprile 2019”. Una storia positiva di inserimento lavorativo grazie ad un lavoro di rete con la famiglia, le istituzioni e le aziende.