“E’ un modo di lavorare che risulta fruttuoso per i nostri pazienti, ma che fa crescere anche noi, ci insegna la vita, ci porta a rivedere la scala dei valori, ci fa leggere e affrontare anche le situazioni della nostra vita con occhi, pensieri e comportamenti nuovi”.
Dopo un iter pesante fatto di terapia intensiva e ricoveri ospedalieri, la speranza di una famiglia si riaccende grazie alla sede di Lecce e alla sensibilità dei suoi operatori.
Mi chiamo Giulia e sono nata l’11 aprile di vent’anni fa.
Attilio ha seguito un progetto sperimentale per bambini con autismo presso il Centro di Cava de’ Tirreni. Il racconto dei suoi genitori.
La testimonianza di una mamma sul pellegrinaggio a Lourdes con La Nostra Famiglia. Non è stato un evento straordinario a rimanerle impresso nel cuore, bensì tanti piccoli gesti, semplici parole, quotidiani incontri, che le hanno restituito una pace grande, piena, vera.
Qui a Carate nessuno dice ai nostri figli che hanno le ali troppo piccole per volare: forse per questo loro ce la fanno e raggiungono risultati che la scienza non credeva possibili.
Non accade mai come nei film: per un genitore l’uscita dal coma è spesso un percorso molto lungo, che passa da sentimenti di dolore alla speranza del risveglio. Con la convinzione che il figlio in qualche modo ascolti.
Dopo quattro mesi e mezzo di coma, Roberto ora parla, ragiona e presto potrà tornare in Sicilia. Il racconto di una mamma, dai primi momenti di angoscia all’accoglienza presso La Nostra Famiglia di Pieve di Soligo.