Piccoli Passi: il nido che protegge
A Padova un progetto integrato di riabilitazione intensiva offre interventi multidisciplinari di tipo sanitario, psico-educativo e sociale.
Alla Nostra Famiglia di Padova il progetto Piccoli Passi offre un servizio integrato di riabilitazione intensiva in diurnato per situazioni particolarmente complesse, che richiedono interventi multidisciplinari di tipo sanitario, psico-educativo e sociale.
I bambini che afferiscono al progetto sono affetti da diversi tipi di patologie che implicano un ritardo globale dello sviluppo. Hanno diagnosi importanti, come ad esempio paralisi cerebrali infantili (tetraparesi) o patologie genetiche rare gravi. Presentano difficoltà motorie, cognitive, sensoriali (cecità, ipovisione, Cerebral Visual Impairment e sordità profonde o ipoacusia), la maggior parte presenta epilessia farmaco-resistente che richiede spesso la presenza di operatori sanitari per la gestione dell’emergenza e per la somministrazione della terapia farmacologica, anartria (assenza di linguaggio, pertanto necessitano di interventi specifici di Comunicazione Aumentativa Alternativa).
Il diurnato è per loro uno “spazio protetto”, che li accoglie in un ambiente pianificato e che accompagna la famiglia in un lungo percorso, offrendo spazi di ascolto, di chiarificazione, confronto e, se necessario, di rielaborazione. Infatti, nella relazione con i bambini e con i loro genitori, è fondamentale creare le condizioni per un continuo ascolto dei bisogni, dei vissuti, di ciò che questi trasmettono e comunicano, non solo con le parole ma anche con i silenzi. Un ascolto che possa trasformarsi in azioni ed interventi riabilitativi individualizzati e fatti “su misura” per ciascun bambino, che aiuti a non dare subito risposte per apparire “utili”, che risieda in un tempo d’attesa e porti a lavorare meglio con le fragilitàe ad avvicinarsi con delicatezza e cura.
I bambini inseriti nel progetto hanno una fascia d’età compresa tra i 2 e i 5 anni, la frequenza in diurnato generalmente ha la durata di 2-3 anni. Sono anni fondamentali per favorire il passaggio al futuro inserimento nella scuola dell’infanzia.
Altro punto fondamentale del progetto è il supporto agli operatori e ai terapisti coinvolti.
Lavorare con questi piccoli richiede molta attenzione, professionalità, cura, ma anche capacità osservativa e la capacità di “tenere” e “sostenere” le fatiche emotive correlate alla gravità. Per questo è importante che la presa in carico di questi bambini implichi uno spazio di pensiero non solo per loro ma anche per gli operatori coinvolti e per i loro genitori. L’équipe è formata da diverse figure professionali: neuropsichiatra infantile, psicologa-psicoterapeuta, educatrice professionale, fisioterapista con formazione specifica nelle difficoltà di alimentazione in particolare nella gestione della disfagia, terapista occupazionale per interventi di neurovisione, assistente sociale, operatrice socio-sanitaria, assistente, terapista occupazionale ed infermiere pediatrico.
La molteplicità di figure professionali fa comprendere ai genitori e ai loro piccoli di far parte di un sistema complesso, che si connota come un nido che protegge, rassicura e nutre. Un nido che rappresenta per i bambini e i genitori una tappa della vita strutturante e contenitiva per poi volare via un po’ meno spaventati.