Studiare il cervello con i film e con la musica.
La risonanza magnetica del Medea si dota del sistema “CinemaVision”. Fondamentale l’aiuto di amici, aziende, associazioni e fondazioni, protagonisti di un grande gesto di generosità che ci ha permesso di acquistare un sistema di stimolazione audio video all'avanguardia. Leggi tutto
Focus On - Marzo 2022: Outcome neuropsicologici nelle forme di epilessia autolimitanti: un confronto tra le principali sindromi epilettiche in età pediatrica.
di Martina Baggio, Lisa Toffoli, Martina Da Rold, Gian Marco Duma, Giovanni Mento, Veronica Morao, Alberto Danieli & Paolo Bonanni
Tra le principali sindromi epilettiche in età pediatrica troviamo l’epilessia del bambino con punte centro temporali (CECTS), l’epilessia tipo assenza (CAE) e la sindome di Panayotopoulus (PS). Nonostante il decorso di queste sindromi epilettiche comporti generalmente una remissione spontanea del disturbo, da cui la definizione di “autolimitanti”, diverse evidenze suggeriscono un aumentato rischio di comorbidità neuropsicologiche e comportamentali.
Dunque, quali sono le principali vulnerabilità neuropsicologiche e comportamentali in bambini/e con CECTS, CAE e PS?
Focus On Marzo: biffi e storm
Articolo originale:
Piccinini L, Cimolin V, Storm F, Di Girolamo G, Biffi E, Galli M, Condoluci C. Quantification of the effects of robotic-assisted gait training on upper and lower body strategy during gait in diplegic children with Cerebral Palsy using
summary parameters. Comput Methods Biomech Biomed Engin. 2022 Feb;25(2):140-147.
doi: 10.1080/10255842.2021.1938009. Epub 2021 Jun 14. PMID: 34121521.
JCR 2020 Impact Factor = 1.763
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COVID-19: aumentano ansia e aggressività anche nei bambini piccoli
L'umore materno condiziona la traiettoria dei problemi emotivi e comportamentali nei bambini in età prescolare, specie durante la pandemia. Lo dice uno studio dell’IRCCS Medea, appena pubblicato sulla rivista European Child & Adolescent Psychiatry. Il Direttore Sanitario del Medea: occorre aiuto psicologico. Leggi tutto
Riabilitazione robotica: il futuro è già qui
Robot, esoscheletri, realtà virtuale, intelligenza artificiale… I sistemi riabilitativi assomigliano sempre di più a coinvolgenti videogiochi e molti studi iniziano a testarne l’efficacia.
Ma gli specialisti raccomandano: ogni robot deve sempre essere affiancato dal terapista. Leggi tutto
Focus On Gennaio 2022. Fattibilità e accettabilità di un intervento di teleriabilitazione sincrono per bambini e giovani adulti con lesione cerebrale acquisita durante la pandemia di COVID-19: resoconto di un’esperienza
Quando l’infezione da coronavirus (COVID-19) ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo all’inizio del 2020, i centri di riabilitazione hanno dovuto sospendere tutte le attività per prevenire la diffusione della pandemia e proteggere sia i pazienti che i professionisti sanitari. Con la concomitante chiusura delle scuole e la necessità di applicare le misure di distanziamento, i bambini con disabilità, come i pazienti con cerebrolesione acquisita (Acquired Brain Injury, ABI), sono stati deprivati, almeno all’inizio della pandemia, delle necessarie terapie e del supporto dei loro medici, insegnati, terapisti, educatori e pari, in un momento di grande stress.
Per questo motivo, dal 24 Marzo 2020 La Nostra Famiglia, IRCCS E. Medea ha implementato un servizio di teleriabilitazione con lo scopo di garantire ai pazienti con ABI la continuità dei trattamenti riabilitativi a cui si stavano sottoponendo prima dello scoppio della pandemia, ma rispettando le misure di distanziamento e contenimento. Leggi Tutto
Malattie rare: prosegue l’impegno del Medea per il registro nazionale
Proseguono i lavori delle diverse task force istituite dall’Istituto Superiore di Sanità per la realizzazione dei Registri di pazienti e patologie rare. Primi step raggiunti per Sindrome di Pitt-Hopkins ed Epilessie Rare.
Paolo Bonanni nel comitato scientifico. Leggi tutto
Focus on - Dicembre 2021: Come rendere i videogiochi accessibili anche ai bambini con disabilità neuromotorie? Linee guida verso un gioco più accessibile e inclusivo per tutti
di Emilia Biffi et al.
Sono ormai diversi anni che la tecnologia è diventata la protagonista indiscussa in diversi ambiti delle nostre vite. Negli ultimi anni ha rivoluzionato anche il gioco, l’attività per eccellenza dei bambini, fondamentale per il loro sviluppo sociale e cognitivo. Quale bambino non conosce infatti il Game Boy, la Playstation o l’X-Box? Se però è vero che ormai tutti i bambini conoscono la tecnologia, non è altrettanto vero che tutti i bambini possano effettivamente approcciare il gioco tecnologico. I controller e i videogiochi presenti sul mercato sono spesso, infatti, poco accessibili a bambini con disabilità neuromotorie, che rimangono quindi esclusi in ciò che non dovrebbe esser loro privato. Sicuramente l’attività riabilitativa si è evoluta in tal senso: diversi giochi tecnologici commerciali sono stati riadattati o, nel migliore dei casi, ne sono stati creati ad hoc per rendere la riabilitazione più coinvolgente. Dall’altra parte, però, il mercato manca totalmente di videogiochi pensati con il mero scopo di divertimento e intrattenimento, che siano allo stesso tempo inclusivi e accessibili a tutti. Con l’ambizione di andare oltre questo limite e fare in modo che in un futuro non troppo lontano siano abbattute tutte le barriere che impediscono la completa inclusione anche dei soggetti più fragili, abbiamo voluto indagare come i bambini con limitazioni neuromotorie affrontano il gioco, in particolare i videogiochi. L’obiettivo consisteva quindi nell’identificare quali fossero i requisiti che rendono tali videogiochi effettivamente accessibili e inclusivi, in modo che sul mercato possa presto essere presente un prodotto che risponda a queste caratteristiche. Leggi tutto
Focus on - Febbraio 2022: I servizi di logopedia per i bambini multilingue. Opinioni e approcci in quattro paesi europei.
di Maria Luisa Lorusso et al.
L'articolo presenta i risultati di un sondaggio online effettuato nell'ambito del progetto europeo "MultiMind" (https://www.multilingualmind.eu/) a cui il nostro ente, per la precisione il gruppo che lavora sui Disturbi del Linguaggio e dell'Apprendimento, ha preso parte negli ultimi quattro anni. Il sondaggio consisteva in una serie di 24 domande sulle convinzioni dei/delle logopedisti/e sui bisogni specifici legati alla valutazione e all'intervento con i bambini bilingui con disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, e sulla disponibilità di strumenti sia concreti sia concettuali (cioè la formazione e le conoscenze) necessari per affrontare al meglio queste richieste. Di fatto, il bilinguismo pone interrogativi particolari riguardo alla diagnosi (le difficoltà osservate saranno frutto di un reale disturbo o sono conseguenza di una insufficiente esposizione alla lingua del paese?) e richiede inoltre di conoscere strumenti diagnostici e terapeutici che prendono in considerazione non solo la lingua del paese, ma anche la lingua parlata dalla famiglia del bambino. Leggi Tutto
Emiplegia: una guida per l’attività sportiva
Il Politecnico di Milano in collaborazione con IRCCS Medea pubblica Gift book, uno strumento per gli insegnanti di educazione motoria. Il testo, scaricabile gratuitamente, illustra le caratteristiche della patologia e fornisce suggerimenti operativi sull’organizzazione della lezione. Leggi tutto