di Emilia Biffi et al.
Sono ormai diversi anni che la tecnologia è diventata la protagonista indiscussa in diversi ambiti delle nostre vite. Negli ultimi anni ha rivoluzionato anche il gioco, l’attività per eccellenza dei bambini, fondamentale per il loro sviluppo sociale e cognitivo. Quale bambino non conosce infatti il Game Boy, la Playstation o l’X-Box? Se però è vero che ormai tutti i bambini conoscono la tecnologia, non è altrettanto vero che tutti i bambini possano effettivamente approcciare il gioco tecnologico. I controller e i videogiochi presenti sul mercato sono spesso, infatti, poco accessibili a bambini con disabilità neuromotorie, che rimangono quindi esclusi in ciò che non dovrebbe esser loro privato. Sicuramente l’attività riabilitativa si è evoluta in tal senso: diversi giochi tecnologici commerciali sono stati riadattati o, nel migliore dei casi, ne sono stati creati ad hoc per rendere la riabilitazione più coinvolgente. Dall’altra parte, però, il mercato manca totalmente di videogiochi pensati con il mero scopo di divertimento e intrattenimento, che siano allo stesso tempo inclusivi e accessibili a tutti. Con l’ambizione di andare oltre questo limite e fare in modo che in un futuro non troppo lontano siano abbattute tutte le barriere che impediscono la completa inclusione anche dei soggetti più fragili, abbiamo voluto indagare come i bambini con limitazioni neuromotorie affrontano il gioco, in particolare i videogiochi. L’obiettivo consisteva quindi nell’identificare quali fossero i requisiti che rendono tali videogiochi effettivamente accessibili e inclusivi, in modo che sul mercato possa presto essere presente un prodotto che risponda a queste caratteristiche. Leggi tutto
Con questo obiettivo, clinici, tecnici ed utenti finali hanno co-progettato un questionario distribuito ad Aprile 2020 da FightTheStroke, associazione che si occupa di fornire supporto alle famiglie con un sopravvissuto a ictus o Paralisi Cerebrale Infantile. Il sondaggio ha rivelato che i bambini con limitazioni neuromotorie generalmente manifestano sentimenti positivi quando giocano con i videogiochi, soprattutto con quelli cooperativi, ma che questi non sono completamente accessibili, soprattutto nei casi più gravi. Il sondaggio ha inoltre permesso di raccogliere, tramite i suggerimenti delle famiglie, requisiti tecnici utili per la progettazione di videogiochi. Le linee guida derivate sono state riportate al fine di fungere da supporto per lo sviluppo di videogiochi divertenti, inclusivi e accessibili, giocabili anche dai bambini più fragili.
Articolo originale:
Nossa, R., Porro, M., Picciolini, O., Malosio, M., Pittaccio, S., Valoriani, M., Asperti, V., Clasadonte, F., Oliveto, L., Mondellini, M., Pizzagalli, S.L., Nicora, M.L., Romanò, J., Lazzari, F., Garavaglia, L., Scano, A., Fedeli, F., Diella, E., Meloni, S., Biffi, E.
What children with neuromotor disabilities need to play with technological games (2021) Applied Sciences (Switzerland), 11 (21), art. no. 9886
JCR 2021- IF=2.679
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