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Nel 2020 il mondo ha dovuto affrontare l’emergere della malattia dovuta all’infezione da Coronavirus (Covid-19). E’ stata una emergenza sanitaria di livello globale, ma molte persone con disabilità potrebbero esserne state particolarmente colpite.

L’obiettivo dell’articolo in oggetto è stato quello di indagare l’impatto della pandemia da Covid-19 sui bambini con diagnosi di paralisi cerebrale e sulle loro famiglie. Leggi tutto

Negli ultimi anni i servizi sanitari sono stati coinvolti in un progressivo processo di digitalizzazione. La pandemia di COVID-19 ha velocizzato questa tendenza, portando a un aumento dell’applicazione di processi di telemedicina anche nell’ambito della salute mentale. Tuttavia, sono ancora pochi gli studi che accertino la validità e l'affidabilità dei dati clinici raccolti tramite piattaforme online, in particolare in Italia, specie per l’età evolutiva. Un gruppo multidisciplinare di clinici e ricercatori dell’IRCCS Medea ha recentemente condotto uno studio nel campo dell'intelligenza artificiale a supporto dei percorsi diagnostici nel disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “European Child & Adolescent Psychiatry”. Leggi tutto

Dalla genetica alla farmacologia, dalla diagnosi precoce alla robotica, l’Istituto partecipa al piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una risposta ai bisogni di salute delle persone, soprattutto dei bambini. Leggi tutto

Da Gennaio 2020, il Medea è a capo di un progetto europeo incentrato sul tema della salute mentale sul posto di lavoro. Il 7 febbraio ad Augsburg si è tenuto un meeting dei ricercatori, per fare il punto sui risultati raggiunti e sugli sviluppi futuri. Leggi tutto

Questo studio multimodale di Diffusion Tensor Imaging (DTI) e Neuropsicologia ha indagato l'integrità dei fascicoli della sostanza bianca in una paziente di 17 anni con diagnosi di panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). Una breve
batteria di test neuropsicologici ha mostrato che la ripetizione di parole e pseudoparole, la denominazione, la fluenza semantica e fonologica, la memoria a lungo termine e la memoria di lavoro erano compromesse.
Una revisione della letteratura sulla Diffusion Weighted Imaging (DWI) e sulla Diffusion Tensor Imaging (DTI) ha evidenziato che gli studi che indagano l'integrità della sostanza bianca in questi pazienti sono molto
pochi vista la rarità della patologia. Leggi tutto

Sono state riscontrate differenze significative (p < 0,05) tra i valori di Fractional Anisotropy (FA) dei controlli e della paziente nel fascicolo longitudinale superiore (SLF), nel
fascicolo longitudinale inferiore (ILF), nel fascicolo fronto-occipitale inferiore (IFOF), nel fascicolo uncinato (UF) e nel fascicolo arcuato (AF), con valori più bassi nella paziente. Non sono state riscontrate differenze
per il tratto corticospinale. Il numero di streamline è risultato significativamente più basso nella paziente, rispetto ai controlli, nel fascicolo longitudinale superiore sinistro e nel fascicolo uncinato sinistro mentre
per tutti gli altri fasci il numero non differiva significativamente dai controlli. I risultati della DTI sono coerenti con il profilo cognitivo della paziente che mostrava deficit in compiti di ripetizione, in compiti che
coinvolgono componenti lessicali-semantiche e compiti di memoria a lungo termine/recupero. I risultati della DTI indicano che c'erano alterazioni diffuse del grado di Anisotropic diffusion lungo i fasci di sostanza
bianca distribuiti in direzione postero-anteriore. Diversamente, è stato osservato un risparmio selettivo di questa misura lungo i fasci di sostanza bianca distribuiti in direzione inferiore-superiore (il fascicolo
corticospinale).

Articolo originale:

1: Tomasino B, Valente M, Negro ID, De Colle MC, Guarracino I, Maieron M, Gigli GL.
Dissociations in white matter tracts and neuropsychological findings in a 17 years old patient with Subacute sclerosing panencephalitis.
Brain Cogn. 2023 Feb;165:105941. doi: 10.1016/j.bandc.2022.105941. Epub 2022 Dec 24. PMID: 36571871.

2021 Journal Impact factor = 2.682

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Il disturbo di controllo degli impulsi, relativo ad esempio al gioco d’azzardo o a comportamenti impulsivi o rischiosi, può essere indotto come effetto avverso da alcuni trattamenti psicofarmacologici. Ad oggi non è interamente noto il meccanismo tramite cui alcune sostanze possano provocare un discontrollo, motivo per cui abbiamo approfondito l’argomento.

Abbiamo raccolto le reazioni avverse a farmaci riportate nel grande database pubblico statunitense FAERS e abbiamo stimato l’incidenza relativa di disturbi di controllo degli impulsi, conseguenti all’uso di farmaci dopaminergici e antipsicotici, avvenuti negli anni 2004-2021. In parallelo, abbiamo ottenuto le caratteristiche di legame recettoriale dei vari farmaci esaminati tramite database chimici di pubblico accesso. Abbiamo così elaborato la relazione tra le proprietà farmacologiche dei vari farmaci e l’incidenza di discontrollo. Leggi tutto

I ricercatori del Medea Diego Forni, Cristian Molteni, Rachele Cagliani e Manuela Sironi hanno ricostruito l'evoluzione genetica del vaiolo, confermando che il virus era già presente ai tempi dell'antico Egitto, come già ipotizzato dagli storici. Lo studio è stato condotto in collaborazione con Università degli Studi di Milano. Leggi l'articolo su ANSA

Recentemente si è potuto assistere all’incremento della numerosità di articoli indirizzati ad indagare l’efficacia dei sistemi di realtà virtuale in gruppi di soggetti affetti da emiparesi. Nella maggior parte di questi lavori vengono condotte analisi di gruppo, che documentano miglioramenti nella resistenza al cammino e nella velocità.
L’obiettivo di questo studio è invece quello di documentare come un percorso riabilitativo ad hoc, caratterizzato da alta personalizzazione, possa impattare sulle abilità motorie di bambini ed adolescenti affetti da emiparesi. Leggi tutto

L'Istituto Medea è tra le realtà premiate per il Progetto sPATIALS3, un modello di collaborazione tra aziende e ricerca per un’alimentazione più sana, sicura e sostenibile. Il nostro Istituto ha elaborato un sistema applicativo di educazione alimentare, un serious game destinato ai bambini con un disturbo del neurosviluppo. Leggi tutto

Il disturbo dello spettro autistico può risultare associato a diverse altre condizioni co-occorrenti. Tra queste, le difficoltà di alimentazione sono una delle maggiormente frequenti. Con il termine "difficoltà di alimentazione" si intendono una serie di disturbi che possono includere la selettività alimentare con il rifiuto di alcuni cibi, difficoltà nelle prassie oro-buccali e comportamento difficile durante i pasti. Il presente studio mirava a comprendere se e in quale misura le difficoltà di alimentazione di un gruppo di bambini con autismo potessero dipendere dalle loro caratteristiche cliniche, da difficoltà di tipo emotivo/comportamentale o da atipie nel processamento sensoriale. Leggi tutto

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