RICERCA E SVILUPPO (220)
18 mesi dalla sua scoperta: SARS-CoV-2 sta cambiando?
L’IRCCS Medea, grazie ad un finanziamento di Fondazione Cariplo, ha analizzato la variabilità di circa 800.000 sequenze del Coronavirus: i dati suggeriscono che lo spettro di sostituzione di SARS-CoV-2 sia determinato da un'interazione tra diversi fattori e indicano che sarà fondamentale monitorare nel corso del tempo la variabilità genomica del virus, per comprenderne l’evoluzione sul lungo periodo. Leggi tutto
Focus On-Giugno 2021: Distinguere i processi di incorporamento (simulazione motoria) da quelli di reattività emotiva nelle risposte motorie durante l’osservazione di opere d’arte: è possibile utilizzare l’arte per la riabilitazione?
Capita spesso in un museo, di fronte ad un’opera d’arte, di sentirci coinvolti e presi da quanto stiamo osservando. Questa esperienza suscita un generale senso di piacere. L’ osservazione di un’opera d’arte si è visto essere infatti associata ad un’esperienza soggettiva complessa, nella quale entrano in gioco processi percettivi, cognitivi, emozionali. Non solo. Si è visto inoltre come l’osservazione di un’opera d’arte sia di per sé capace di attivare il sistema motorio di chi sta semplicemente osservando. Comprendere il significato di questa attivazione spontanea del sistema motorio di un osservatore di fronte ad un’opera d’arte può essere importante per delineare programmi riabilitativi basati sull’arte terapia.
Focus on - Maggio 2021: Caratterizzazione di possibili sottotipi di disturbo dello spettro autistico (ASD) sulla base del rapporto tra abilità socio-comunicative e alterazioni del profilo motorio
Nonostante le caratteristiche più salienti del disturbo dello spettro autistico (di seguito, ASD) siano difficoltà socio-comunicative, interessi ristretti e movimenti stereotipati, è molto importante considerare anche le difficoltà motorie che spesso si associano. Le atipie nello sviluppo motorio possono infatti manifestarsi precocemente ed essere predittive di successive difficoltà nello sviluppo relazionale e socio-comunicativo.
Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare la possibile presenza di sottotipi di ASD caratterizzati da una relazione significativa tra abilità motorie e competenze socio-comunicative. Leggi tutto
Come percepisce il proprio corpo un bambino con sindrome da iperaccrescimento?
L’Istituto Scientifico Medea avvia il primo studio psicologico sulle sindromi di Sotos e BWS, in collaborazione con le associazioni AIBWS e Assi Gulliver e con il patrocinio dell’Università degli studi di Trieste.
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Alla Milano Digital Week due progetti che vedono coinvolto l’IRCCS Medea
L’Istituto Scientifico Eugenio Medea ha partecipato con due progetti alla Milano Digital Week, la tradizionale manifestazione che guarda al futuro delle tecnologie. Il primo è una app sperimentale per bambini con autismo, presentata in live streaming il 19 marzo dalla psicologa Valentina Bianchi ad una platea di 200 persone. Si tratta della Pimpa, il celebre personaggio di Altan, che ora è diventata protagonista di una app per tablet realizzata grazie alla collaborazione tra RAI, IRCCS Medea e Fondazione Asphi.
Il secondo è il progetto “GIFT - enGIneering For sporT for all”, realizzato con il Politecnico di Milano con lo scopo di migliorare la qualità di vita dei bambini con disabilità, nello specifico con diagnosi di emiplegia. Il progetto si sviluppa tramite una ricerca tecnologica che vede lo sviluppo di ortesi innovative che consentano l’esecuzione dell’attività motoria; una ricerca sociale per una maggiore sensibilizzazione sullo sport come esperienza ludica e educativa che deve essere consentita anche nella disabilità.
Focus on - Aprile 2021: Effetto di mediazione dell’elaborazione multisensoriale nel pathway che porta dai geni alla dislessia evolutiva
La Dislessia Evolutiva (DE) è un disturbo del neurosviluppo complesso ed ereditabile, caratterizzato da una compromissione nell’apprendimento della lettura nonostante un profilo neurologico e sensoriale tipico, adeguate opportunità educative e un livello intellettivo in norma (American Psychiatric Association, 2013). La DE rappresenta una dei più comuni disturbi del neurosviluppo ed è spesso associato a difficoltà scolastiche, sociali ed economiche (Sexton et al., 2012; Peterson & Pennington, 2015). Leggi tutto
Focus On - Marzo 2021: USEFUL.Sistemi assistivi per l’arto superiore nel paziente con distrofia muscolare- studio randomizzato controllato
I ricercatori dell’IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini, in collaborazione con il Politecnico di Milano ed il centro di riabilitazione Villa Beretta hanno dimostrato che dispositivi assistivi per l’arto superiore possono migliorare la qualità della vita di soggetti affetti da varie forme di distrofia muscolare.
Lo studio è stato pubblicato su Journal of Neuroengineering Rehabilitation.
I dispositivi assistivi per gli arti superiori hanno la finalità di compensare la debolezza muscolare e supportare nello svolgimento delle attività quotidiane. Negli ultimi anni sono stati proposti differenti dispositivi, ma un confronto strutturato della loro efficacia non era ancora disponibile.
È stato condotto uno studio controllato randomizzato multicentrico di tipo cross-over su 36 pazienti con distrofia muscolare per valutare il miglioramento funzionale ottenuto utilizzando due esoscheletri assistivi per arto superiore.
Focus on - Febbraio 2021: Quanto è sociale il cervelletto? Studio degli effetti della stimolazione transcranica cerebellare a corrente continua sulla previsione di eventi sociali e fisici
Le alterazioni congenite o acquisite del cervelletto sono associate ad una costellazione di disturbi motori, cognitivi e sociali. Si ipotizza che tali disturbi riflettano il coinvolgimento del cervelletto nella creazione e nell'aggiornamento di rappresentazioni mentali - i.e. “modelli interni” - atti ad anticipare e prevedere il decorso di eventi sensoriali. Non è tutt’ora chiaro, però, se il cervelletto funzioni come una sorta di controllore “generico” che opera su più domini, oppure se contribuisca in modo specifico alla previsione di eventi sociali, in accordo con l'idea di un "cervelletto sociale". Questo lascia incertezze sull’interpretazione, valutazione e trattamento dei deficit cognitivi, affettivi e sociali presentati dai pazienti con alterazioni cerebellari. Infatti, questi potrebbero riflettere le alterazioni di un meccanismo neuro-cognitivo generale, e quindi beneficiare di trattamenti legati alle funzioni percettivo-motorie, oppure riflettere una alterazione specifica dei sistemi di percezione sociale, e quindi richiedere trattamenti specifici su queste funzioni.
Per rispondere a questo dubbio, il gruppo di ricerca in Neuropsicologia e Neuro-modulazione dell’IRCCS E. Medea che coinvolge ricercatori presso la sede di Bosisio Parini e Pasian di Prato, ha applicato una tecnica di stimolazione non invasiva, la stimolazione transcranica a corrente continua sul cervelletto (ctDCS), allo scopo di modulare reversibilmente l’attività cerebellare di un campione di adulti senza patologie neurologiche o psichiatriche. Rispetto agli studi neuropsicologici di pazienti, questa metodica offre il vantaggio di una maggiore specificità della correlazione anatomo-clinica, non essendo inficiata dalla complessità e diffusione delle alterazioni neurologiche e dai possibili effetti confondenti della riorganizzazione neuroplastica a lungo termine. Leggi Tutto
Dislessia e realtà virtuale: un webinar presenta efficacia e prospettive delle nuove tecnologie
Il 27 febbraio esperti a confronto nell’ambito del progetto europeo ERASMUS+ “Fordys-Var”. Martinuzzi (Medea): "una novità promettente nel panorama internazionale". Leggi tutto
RehabTech formerà professionisti esperti in riabilitazione robotica e tecnologica
Ingegneri, terapisti della riabilitazione, medici, psicologi, manager sanitari, infermieri e umanisti: sono 64 gli studenti del Master sulle tecnologie riabilitative promosso dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano. Leggi tutto
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Focus On - Gennaio 2021: La correzione dei difetti refrattivi e dello strabismo produce un miglioramento delle abilità motorie nei bambini con Sindrome di Angelman
Ricercatori dell’IRCCS Eugenio Medea di Conegliano-Pieve di Soligo e dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste hanno dimostrato la stretta relazione tra alterazioni visive e sviluppo delle abilità motorie in bambini con Sindrome di Angelman. La correzione chirurgica dello strabismo, estremamente frequente in questa patologia, ha avuto un immediato impatto sulla mobilità, con miglioramenti nel camminare e nei compiti motori fini.
Lo studio, pubblicato su PLoS ONE, oltre a fornire dati sulla frequenza delle alterazioni oculari ed indicazioni sulla chirurgia dello strabismo, indica la necessità del coinvolgimento dell’oculista nel processo riabilitativo di questa Sindrome.
Che la correzione delle patologie oculari nei bambini con ritardo psicomotorio dia un miglioramento delle loro abilità motorie è concetto diffuso, ma poco applicato in ambito riabilitativo per mancanza di una dimostrazione scientifica. Leggi Tutto
Ricerca hi-tech grazie a INAIL e Sistema Lecco
Con oltre 40 collegati tra direttori, professori e ricercatori il 25 novembre in videoconferenza si è tenuto l’avvio dei progetti che vedono la collaborazione tra INAIL ed enti di ricerca lecchesi. Nel network anche l’IRCCS Medea. Leggi tutto
SARS-CoV-2: così il virus cambia per fronteggiare la nostra risposta immunitaria
Analizzata la variabilità di più di 15000 sequenze isolate in varie regioni del mondo durante i primi sei mesi della pandemia. Lo studio dei ricercatori italiani pubblicato su Molecular Ecology. Leggi tutto
SMA: al Medea di Brindisi avviato il trattamento con risdiplam
Primo farmaco orale di tipo genico, è stato somministrato a Luisa Rizzo, campionessa nazionale di Drone Racing. Leggi tutto