• Home

Il citomegalovirus umano (HCMV, human cytomegalovirus) rappresenta la forma più comune di infezione intrauterina e la principale causa infettiva di sordità e disabilità intellettiva. In Italia, si stima che HCMV causi almeno 50-100 nuovi casi di sordità profonda l’anno. HCMV appartiene alla famiglia degli herpesvirus e, tra tutti i virus che infettano l'uomo, è quello con il genoma più grande. Molte proteine codificate da HCMV hanno la funzione di bloccare o eludere il sistema immunitario dell'ospite. I genomi virali di un'ampia gamma di virus a DNA e a RNA possono essere mutati e inattivati dalle proteine della famiglia APOBEC3 (DNA citosina-deaminasi). In tutti i mammiferi, tali proteine hanno un importante ruolo nella risposta immunitaria innata contro le infezioni virali. In particolare, APOBEC3A è indotto da HCMV nei tessuti deciduali, dove limita efficacemente la replicazione del virus, agendo quindi come un effettore immunitario innato all'interfaccia materno-fetale. Tuttavia, l'incidenza diffusa di infezione congenita da HCMV implica che il virus si sia evoluto per contrastare la mutagenesi indotta da APOBEC3 attraverso meccanismi che rimangono ancora da stabilire completamente. In collaborazione con un gruppo dell'Univeristà di Torino, abbiamo valutato l'espressione genica e l'attività deaminasica di vari membri della famiglia APOBEC3 in fibroblasti primari umani infetti da HCMV (HFFs).

Leggi tutto

di Sara Mascheretti et al

I comportamenti antisociali sono fenotipi complessi la cui eziologia coinvolge sia fattori genetici che ambientali. Studi gemellari stimano che l’ereditabilità del comportamento antisociale è pari a circa il 50%. Geni coinvolti nel sistema serotoninergico (e.g., TPH-1, TPH-2, MAOA, MAOB, SLC6A4, 5-HTR1A, 5-HTR2A, 5-HTR2C, 5-HTR5A, 5-HTR6, 5-HTR7) sono stati associati a tratti antisociali. Tuttavia, i risultati prodotti dagli studi molecolari sono inconsistenti e riportano effetti genetici minimi.

In questo studio abbiamo indagato l’effetto additivo esercitato dai geni sopracitati e i comportamenti antisociali in un campione di 410 adolescenti/giovani adulti.

Leggi tutto

di Alessandra Finisguerra, Renato Borgatti e Cosimo Urgesi

Negli ultimi anni si è affermato l’uso di diverse tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva per favorire nell’adulto alcuni cambiamenti plastici nell’organizzazione cerebrale e per modularne alcune funzioni cognitive ed il comportamento. Recentemente, l’interesse si è esteso all’uso di tali tecniche in età pediatrica e adolescenziale con l’idea di poter rinforzare gli effetti della riabilitazione nei disturbi dello sviluppo. Sono stati quindi condotti diversi studi che hanno testato gli effetti di tali tecniche non solo su funzioni sensoriali, motorie e cognitive più semplici ma anche su funzioni più complesse relative al comportamento e alla cognizione sociale nelle popolazioni pediatriche. Tuttavia, questi studi hanno fornito dei risultati contrastanti in termini di efficacia e di tollerabilità. Con il presente studio abbiamo svolto una revisione sistematica, ossia un riassunto dello stato dell’arte, di tutti gli studi che hanno utilizzato due possibili tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva in bambini o adolescenti con disturbi dello sviluppo.

Leggi tutto

La Lega Italiana contro L’Epilessia ha riconosciuto e accreditato l’Unità di Epilessia e Neurofisiologia Clinica dell’IRCCS Medea di Conegliano quale Centro con “assetto avanzato”. Leggi tutto: emedea.it

Livelli biologici di stress e infiammazione delle mamme in gravidanza sono associati ad outcomes alterati nel neonato. Il lavoro dell’IRCCS Medea e dello University College di Londra pubblicato su Psychoneuroendocrinology. Leggi tutto: emedea.it

Velocità e fluidità del movimento migliorano dopo riabilitazione con Armeo®Spring  in bambini con malattie cerebrali acquisite e congenite: studio osservazionale.

I bambini con Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) e Cerebro Lesione Acquisita (CLA) spesso manifestano una compromissione degli arti superiori, con ripercussioni nelle loro attività quotidiane. La riabilitazione robotica può promuovere il loro recupero funzionale ma la prova della sua efficacia è spesso basata solo su scale funzionali qualitative.

Lo scopo del lavoro era valutare la precisione, la velocità e la fluidità del movimento utilizzando parametri calcolati a partire dalla traiettoria di Armeo®Spring, un esoscheletro passivo per la riabilitazione dell’arto superiore, e di valutare retrospettivamente la sua efficacia nei bambini con PCI e CLA.

di Biffi E, Maghini C, Cairo B, Beretta E, Peri E, Altomonte D, Mazzoli D,
Giacobbi M, Prati P, Merlo A, Strazzer S.

Leggi tutto

Il primo corsetto sarà indossato da un paziente con scoliosi idiopatica. Nella prossima fase verrà avviato un processo produttivo totalmente virtuale. Leggi tutto: emedea.it

Focus On: Danno cerebrale funzionale e strutturale nell’Atassia di Friedreich

di Vavla M, Arrigoni F, Nordio A, De Luca A, Pizzighello S, Petacchi E, Paparella G, D'Angelo MG, Brighina E, Russo E, Fantin M, Colombo P, Martinuzzi A.

La Atassia di Friedreich (FA) è una malattia eredo-degenerativa rara, con esordio precoce e carattere progressivo. Ad oggi mancano sia la cura che un metodo efficiente per misurare l’efficacia di terapie sperimentali, ossia mancano biomarcatori oggettivi utili a determinare la progressione di malattia e l’efficacia delle varie proposte terapeutiche.

Leggi tutto

Mercoledì, 14 Novembre 2018 16:35

Bando Borsa di studio per Ricerca Scientifica

Pubblicato l'Avviso pubblico per l'assegnazione di Borsa di Studio per attività di ricerca nell' area di ricerca Tecnologie Applicate (Neuroimaging, Bioingegneria, Robotica), Organizzazione e Gestione dei Servizi Sanitari da svolgersi presso il Polo di Bosisio Parini (Lecco). - Titolo di studio richiesto: Laurea Magistrale/Specialistica in Ingegneria o in Fisica o in Matematica o in Informatica. - Scadenza del Bando: 26 novembre 2018 Leggi i documenti: emedea.it

Focus On:Tratti autistici predicono scarsa integrazione tra le aspettative date dal contesto in cui si svolge un’azione e le informazioni sensoriali presenti nel movimento durante l’osservazione di azioni comuni.
di Lucia Amoruso, Alessandra Finisguerra e Cosimo Urgesi

I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da difficoltà nel predire e comprendere le intenzioni sottostanti le azioni degli altri. Si è visto che caratteristiche simili a quelle dello spettro autistico sono presenti anche nella popolazione non clinica (quindi in assenza di autismo) e che tali caratteristiche possono essere misurate tramite specifici questionari di personalità. In alcuni studi precedenti abbiamo trovato che durante l’osservazione di azioni quotidiane eseguite nel loro contesto, l’attivazione del nostro sistema motorio cambia a seconda della compatibilità tra quello che fa la persona che stiamo osservando ed il contesto in cui questa azione viene eseguita.

Leggi tutto

Pagina 61 di 117