• Home
Giovedì, 07 Marzo 2019 14:40

Focus On: Cumulative risk and protection effect of serotonergic genes on male antisocial behaviour: Results from a prospective cohort assessed in adolescence and early adulthood

Vota questo articolo
(0 Voti)

di Sara Mascheretti et al

I comportamenti antisociali sono fenotipi complessi la cui eziologia coinvolge sia fattori genetici che ambientali. Studi gemellari stimano che l’ereditabilità del comportamento antisociale è pari a circa il 50%. Geni coinvolti nel sistema serotoninergico (e.g., TPH-1, TPH-2, MAOA, MAOB, SLC6A4, 5-HTR1A, 5-HTR2A, 5-HTR2C, 5-HTR5A, 5-HTR6, 5-HTR7) sono stati associati a tratti antisociali. Tuttavia, i risultati prodotti dagli studi molecolari sono inconsistenti e riportano effetti genetici minimi.

In questo studio abbiamo indagato l’effetto additivo esercitato dai geni sopracitati e i comportamenti antisociali in un campione di 410 adolescenti/giovani adulti.

Leggi tutto

Le analisi condotte hanno permesso di rilevare l’associazione tra diversi aplotipi collocati sui geni 5-HTR2A, 5-HTR2C, 5-HTR5A, 5-HTR6, 5-HTR7, MAOA, SLC6A4, TPH-1 e THP-2 e comportamenti antisociali quali delinquenza, disturbo della condotta, tratti antisociali di personalità, atti di criminalità e violenza fisica. Inoltre, i dati mostrano un effetto additivo tra gli aplotipi di rischio identificati: i soggetti portatori di un maggior numeri di aplotipi rischio mostrano livelli più gravi nei comportamenti antisociali sopracitati.

Questo studio conferma il ruolo esercitato da geni serotoninergici nell’eziologia dei comportamenti antisociali.

Autori: Langevin, S., Mascheretti, S., Côté, S.M., Vitaro, F., Boivin, M.,
Turecki, G., Tremblay, R.E., Ouellet-Morin, I.

Titolo: Cumulative risk and protection effect of serotonergic genes on male antisocial behaviour: Results from a prospective cohort assessed in
adolescence and early adulthood (2019)

Rivista: British Journal of Psychiatry, 214 (3), pp. 137-145.

Impact Factor - JCR 2017: 5.867

Per contattare l'autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per leggere l'articolo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Letto 1454 volte