• Home
Mercoledì, 19 Aprile 2017 16:25

FocusOn: Come si sviluppa il modo in cui pensiamo emozioni e azioni

Vota questo articolo
(0 Voti)

Bonivento C, Tomasino B, Garzitto M, Piccin S, Fabbro F, Brambilla P.

Abbiamo studiato come cambia il modo di pensare al significato dei verbi emotivi e di azione in base all'età. Sono stati coinvolti un totale di 588 soggetti reclutati nelle scuole primarie e secondarie e superiori divisi in tre classi di età (8–11, 12–15, 16–19 anni). Il loro compito consisteva nello stimare il livello di familiarità, età di acquisizione, valenza emotiva, arousal (ovvero grado di attivazione suscitata da un concetto), immaginabilità e quanto il verbo si riferisca a un'emozione o ad un'azione.

Leggi tutto

 

Come si sviluppa il modo in cui pensiamo emozioni e azioni

Titolo originale: Age-Dependent Changes of Thinking about Verbs.

Rivista: Front Behav Neurosci. 2017 Mar 14;11:40.

Impact Factor JCR - 2016: 3.392

Tutti i concetti sono risultati familiari ai partecipanti.
Per i più piccoli (8-11 anni), specialmente i bambini rispetto alle bambine, i verbi avevano un carattere emotivo meno spesso dei bimbi appartenenti alle altre due classi (12-15 e 16–19 anni). Questo risultato suggerisce che l'elaborazione dei concetti in termini emotivi si sviluppa gradualmente e solo dopo i 12-15 anni diventa stabile.
Il senso di quando è avvenuto l'apprendimento dei concetti si sviluppa tardi: a 16-19 anni la consapevolezza nel riportare che l'acquisizione dei concetti è avvenuta in età precoce è maggiore.
Il grado di attivazione suscitato da un concetto è risultato comparabile per le tre classi di età, e incrementava quando i partecipanti trovavano che i verbi avessero un significato legato all'azione e diminuiva quando attribuivano un caratere emotivo.
Con l'età cambiava il grado di valenza affettiva attribuita ai concetti: i più piccoli (8–11) attribuivano ai concetti una valenza più positiva rispetto agli altri due gruppi, che invece risultavano comparabili nei loro giudizi. L'attribuzione di valenza positiva cresceva quando ai verbi si attribuiva un significato legato all'azione.
Il livello di immagnabilità cambiava con l'età: i più piccoli trovavano più facile creare mentalmente un'immagine mentale corrispondente ad un concetto, indicando che a questa età la capacità di stimare correttamente la vividezza delle immagini mentali è ancora grossolana, mentre dopo i 12-15 anni si raffina e si stabilizza.
L'immaginabilità influenzava le altre stime eseguite dai soggetti suggerendo che questo indice influenza di molto il modo in cui vengono elaborati i concetti. I nostri risultati forniscono una fotografia del modo in cui concetti emotivi e motori si sviluppano in base all'età.

Contatta l'autore:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per leggere l'articolo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Letto 2413 volte