Elisa: il ciack, la batteria, gli amici e una vorticosa passione per la vita

Ha parlato su un palcoscenico di sé e della disabilità. Ha rassicurato tutti, dicendo che la disabilità non è debolezza: "puoi fare tutto se nella testa hai idee e nel cuore la passione".

Elisa ha gli occhiali rossi, ma “il tocco di classe”, come dice lei, è che all'interno sono fuxia e lo scopri dopo! Eli ha i capelli lunghi di cui va molto fiera, ma li porta spesso legati perché le vanno davanti alla faccia. Gli occhi, tra il marrone e il verde (e questo le crea sempre il dubbio quando si deve disegnare!), sono molto vispi! Elisa ha uno sguardo intelligente e profondo.

Elisa è un’attenta osservatrice, è curiosa, è intuitiva, riesce a cogliere molto di chi la circonda, anche se di ciò che capta tanto tiene per lei. Elisa è diffidente, seleziona le amicizie e le persone fidate sono poche ma se si fida è un vulcano di energia! Elisa da sempre esterna la gioia urlando e con mille sorrisi… Elisa piange se ha paura, è permalosa a volte, è perfezionista, le piace avere il controllo della situazione. Elisa chiede sempre il programma della giornata. Elisa veste sportiva, le piace stare comoda per potersi sedere per terra. Elisa è capace a usare molto bene i programmi del pc touchscreen che porta a scuola, le piace nuotare e stare sott’acqua e dice di sentirsi leggera lì, Elisa ha frequentato ippoterapia e adora gli animali, ma in particolare adora Fiocco, il nostro cane.

Elisa affronta la vita con coraggio e non si tira mai indietro: ha sciato, Elisa suona la batteria da poco, Elisa ha girato un cortometraggio e si è ritrovata attrice. Elisa fa tutto ciò che fanno i suoi coetanei: va a scuola, ha hobbies nel tempo libero, va alle feste di compleanno, frequenta l’oratorio, guarda video su YouTube, va da mc Donald.

Elisa ha parlato su un palcoscenico al microfono di sé e della disabilità. Ha rassicurato tutti, dicendo che la disabilità non è debolezza. Puoi fare tutto se nella testa hai idee e nel cuore la passione. Le piace ascoltare la musica, fare le torte e mangiarle, fare giravolte per terra come i rapper, a Elisa piace divertirsi, andare in bicicletta, con il monopattino, Gardaland, le piace andare in altalena in alto. Elisa ha una sorella gemella che guarda tutte le sere in cielo... è la sua stella.

Eli crede che la fantasia sia una spinta di coraggio, crede che ciò che conta è ciò che abbiamo nella testa e nel cuore e sono queste cose che ti spingono ad andare avanti, non le gambe. Elisa dice che la sua carrozzina è un cavallo e con la carrozzina e la fantasia non la ferma nessuno. Elisa ha chiesto di avere la carrozzina a 4 anni per poter giocare all’asilo perché gli altri andavano veloci e lei non riusciva a raggiungerli e le veniva il mal di pancia e lei non voleva stare da sola. E’ lei che ha trovato un modo per andare verso gli altri e ancora oggi, in tutte le situazioni, trova sempre un modo per farlo, per partecipare, per divertirsi, per avere amici. Elisa inserisce varianti alle regole dei classici giochi per poter giocare, Elisa cerca sempre un ruolo attivo. Elisa è consapevole dei suoi limiti, ma non si dà limiti.

Eli è coraggiosa e risolutiva: la sua determinazione, l’intelligenza, la sua testardaggine, la sensibilità, il veder il positivo… sono la sua forza. Elisa sta imparando che non sempre riesce nelle cose ma è brava in altre, come tutti del resto! Allora si intristisce, si arrabbia, vuole un abbraccio e poi riparte!

Elisa vuole fare l’ostetrica perché crede che la vita sia meravigliosa. Elisa probabilmente non potrà fare l’ostetrica, ma spero continui a credere nella meraviglia delle cose e a rendere la sua vita meravigliosa. Elisa, con il suo modo di vivere ogni giorno, ci rassicura perché si può essere felici e liberi anche se si ha una disabilità motoria, Elisa cerca la sua libertà e lo fa esprimendo se stessa e trasmettendo agli altri speranza. Elisa guarda i giochi paralimpici e dice che stima tutti gli atleti, quando è scoppiata la guerra ha organizzato in giardino un laboratorio artistico di raccolta fondi per i bambini disabili profughi di guerra… perché avranno bisogno di tutori, di carrozzine, oltre che di giochi e cibo, ha detto.

Valeria, mamma di Elisa