Se puoi sognarlo… puoi farlo!
“Chi conosce i miei figli per la prima volta, rimane sbalordito e incredulo quando li informo che sono entrambi autistici; questo ci inorgoglisce e ci scappa sempre una lacrima, pensando a ciò che abbiamo fatto per giungere fino qui”.
Sono la mamma di due ragazzi, Ludovica e Francesco, che ora hanno 18 e 15 anni; scusate, dimenticavo di dirvi che sono entrambi autistici. La vita con loro è stata ed è tutt’ora una lotta continua per superare i loro e i miei problemi; senza arrenderci mai, abbiamo tagliato molti traguardi che all’inizio della nostra avventura mai avremmo pensato di poter raggiungere. L’arma che ho sfoderato in questi anni è stato il sorriso, anche se nel cuore si scatenava la tempesta mista alla rabbia, ma quella sana, costruttiva; proprio questa rabbia ci ha dato la forza di reagire, farci conoscere, apprezzare e amare. Certo, non sono mancati i “fenomeni” che proponevano soluzioni che avrebbero risolto i nostri problemi facilmente: cambiando regime alimentare, prendendo integratori miracolosi…
Vi assicuro che chi ha seguito questa strada, non è andato molto lontano o, come dicono, “guarito”. Guarito da cosa poi? L’autismo non è una malattia, ma una condizione, attraverso la quale i nostri ragazzi percepiscono e si relazionano con il mondo che ci circonda; pertanto sta a noi accettare tale condizione, lavorando sodo, facendoci aiutare da chi sa relazionarsi con i nostri ragazzi e li segue nelle strutture adeguate.
Io non finirò mai di ringraziare chi ci ha sostenuto e aiutato in tutti questi anni; perché solo un lavoro di concertazione in equipe tra centro di riabilitazione, scuola, famiglia, dove le parti interagiscono, comunicano e si intersecano, dando continuità e struttura al sostegno dei ragazzi li porta ad avere risultati concreti.
Non scervellatevi a cercare le cause di questa disabilità, perdereste solo tempo prezioso che potete impiegare dedicandovi ai vostri gioielli. Trovate soluzioni efficaci che li aiutino a superare i problemi quotidiani.
Certo, non sperate che tutto vi cada dal cielo; purtroppo dovete preparavi a farvi crescere delle unghie belle forti, per combattere chi sostiene che non potete avere o non ne avete diritto o ancora meglio: “nessuno lo ha mai fatto”. Voi dovete chiedere, informarvi, bussare alle porte; finché troverete qualcuno che avrà la competenza, la voglia o il buon cuore di esaudire le vostre richieste o necessità. Ricordate però, siate determinati ma ponetevi sempre con un sorriso, vi assicuro che è un’arma potentissima!
Ludovica l’anno scorso è stata la prima ragazza diversamente abile uscita dalla sua scuola superiore con la qualifica.
Non finirò mai di ringraziare chi l’ha conosciuta e aiutata lungo il percorso; ma ringrazio anche chi l’ha messa alla prova classificandola come un oggetto o ancora peggio bullizzandola. Alla fine, ne siamo usciti vincitori, portando orgogliosi i nostri trofei.
Mai avrei pensato di giungere fino ad oggi con questi risultati. Noi genitori di questi splendidi ragazzi abbiamo sempre guardato al presente lavorando giorno per giorno, per poi gioire dei passi fatti dal passato.
Chi conosce i miei figli per la prima volta, rimane sbalordito e incredulo quando li informo della loro condizione; questo ci inorgoglisce e ci scappa sempre una lacrima, pensando a ciò che abbiamo fatto per giungere fino qui.
E, quando li vedo ridere insieme ai loro coetanei mi si apre il cuore a vederli integrati ed indipendenti; perché questo è il mio obbiettivo primario, la loro felicità.
Comunque, non finisce mica qui!
Grazie a tutti!
Letizia
Mamma del Centro La Nostra Famiglia di Pasian di Prato