Ho una diparesi, lavoro e faccio volontariato
Mi chiamo Giulia e sono nata l’11 aprile di vent’anni fa.
Alla nascita ho avuto un’emorragia celebrale che, seppur in modo lieve, mi ha compromesso anche a livello motorio. Vista la mia nascita prematura e il mio peso di nove etti, sono stata messa subito all’interno di un’incubatrice.
Venivo nutrita tramite sondino e facevo più pasti al giorno per cercare di aumentare il mio peso. Dormivo spesso, più del dovuto, e tenevo sempre la testa piegata dal lato destro, i medici non ne capivano il motivo. Dopo diversi esami e verifiche arrivò la diagnosi definitiva: diparesi spastica che colpì principalmente la parte destra del mio corpo.
Per i miei genitori non fu facile accettare questa situazione, ma non si persero d’animo e fin dai primi anni di vita mi portarono in questo centro per fare riabilitazione e cercare di migliorare la mia condizione.
Un gruppo molto preparato e disponibile di fisioterapisti, fisiatri e psicologi, lavorando con dedizione e impegno, mi hanno seguito costantemente nel tempo.
All’età di tre anni ho subito un intervento di allungamento tendine destro e nel corso degli anni ho fatto diverse iniezioni botuliniche per mantenere l’allungamento dei muscoli flessori della gamba destra.
Ad oggi, pur non seguendo più alcuna terapia specifica, grazie al lungo percorso che ho dovuto affrontare, sono migliorata molto sia a livello motorio, sia a livello personale. Ho acquisito più sicurezza e stima in me stessa.
Da qualche mese lavoro in un’azienda vicino casa e nel tempo libero mi occupo di alcune attività di volontariato, perché mi piace sentirmi utile per gli altri.
In futuro vorrei realizzarmi e godere di una stabilità, non solo economica, perché credo che ognuno di noi ne abbia diritto, indipendentemente dalla propria condizione o dai pregiudizi che ne possono derivare.
Giulia, Vicenza