Voglia di mettersi in gioco

Nuove amicizie e stesso spirito, quello della fondatrice Alba Medea. La vacanza estiva del gruppo “Condivisione Amicizia”, il ricordo Marilena Rubaltelli.

Quando andare in vacanza non è semplicemente lasciare la propria casa e i soliti luoghi, bensì ritrovarsi in condivisione e amicizia con vecchi e nuovi amici, allora può diventare una vacanza “da sogno”.

E così è stato quest’anno a Chiavenna dove noi, ex nipoti di nonna Alba*, abbiamo vissuto la consueta vacanza estiva. Dai tempi del Riscio è trascorso tanto tempo, si sono tessute negli anni nuove amicizie, si sono intraprese divertenti e a volte spericolate avventure sempre in luoghi splendidi di montagna, ma immutabile è rimasto lo spirito di profonda amicizia tra noi e la voglia di mettersi in gioco.

Quest’anno abbiamo avuto la piacevole sorpresa di conoscere nuovi amici venuti dalla casa di Endine, accompagnati dalla Piccola Apostola Carla, e da altri luoghi allargando così il gruppo: è stata subito grande familiarità!

Abbiamo vissuto momenti di condivisione con le famiglie dell’associazione che gestisce la Casa ostello ‘Al deserto’ dove eravamo ospitati, raccontandoci reciprocamente le esperienze che abbiamo vissuto e che costituiscono la nostra storia.

Abbiamo gioito delle meraviglie della natura facendo escursioni in luoghi incantevoli, abbiamo gustato buoni pranzi sperimentando una parziale autogestione, abbiamo ballato, cantato, parlato e ascoltato tanto.

Abbiamo ricordato in una sentita celebrazione eucaristica Marilena**, che rimane indimenticabile ‘mammetta’, ‘zia’, ‘amica’ di tutti noi, nonna Alba che ci ha forgiato nello spirito di servizio e condivisione, tutti gli amici e gli accompagnatori che non sono più fisicamente tra noi ma che sentiamo vivi nei nostri cuori.

Siamo grati al Signore di tutto questo!

La vacanza è terminata, ma la nostra amicizia continua nella quotidianità, pronti a ritrovarci presto.

Il Gruppo Condivisione e Amicizia

*Alba Medea fu l’unica figlia dello psichiatra e neuropatologo Eugenio, che dà il nome all’Istituto Scientifico della Nostra Famiglia. Storica dell’arte, proseguì l’appassionata opera filantropica del padre e per tutta la vita si è dedicata alla cura delle persone con disabilità.

**Marilena Rubaltelli, psicologa e sessuologa padovana con disabilità dalla nascita, è stata l'autrice dei libri "Non posso stare ferma" (edizioni Messaggero Padova) e "In una conchiglia", in cui ha affrontato il tema della disabilità con impegno e con grande ironia.