• Home
Venerdì, 29 Ottobre 2021 10:39

Focus on Novembre 2021: La velocità di processamento e il tempo intercorso dalla diagnosi predicono il comportamento adattivo misurato con la WeeFIM in pazienti pediatrici con diagnosi di tumore cerebrale.

Vota questo articolo
(0 Voti)

di Maria Chiara Oprandi e Geraldina Poggi

(1) Background: Il comportamento adattivo è l’insieme delle capacità di far fronte alle richieste della vita quotidiana e di essere quindi indipendenti. I pazienti con diagnosi di tumore cerebrale in età pediatrica mostrano difficoltà nel raggiungimento delle principali tappe di acquisizione dell’autonomia, quali completare il percorso di studi, trovare un impiego lavorativo e sviluppare relazioni sociali stabili. Le abilità sottostanti al comportamento adattivo sono una combinazione di funzioni cognitive, come l’attenzione e la velocità di processamento, che solitamente sono danneggiate in questa popolazione clinica, a causa del tumore, dei trattamenti oncologici e di altre sequele neurologiche. Lo scopo di questo studio è quindi quello di analizzare l’influenza che diverse variabili cognitive e cliniche, legate alla diagnosi, hanno sul comportamento adattivo di questi pazienti. Leggi Tutto

(2) Metodi: Per questo motivo sono stati raccolti in modo retrospettivo i dati relativi alle valutazioni cognitive ottenute tramite la Wechsler Intelligence Scale for Children, 4 Ed. (WISC-IV) e le informazioni cliniche di 78 pazienti con diagnosi di tumore cerebrale, di età compresa tra i 6 e i 18 anni al momento dell’assessment. Le analisi statistiche condotte attraverso modelli di regressione lineare hanno permesso di analizzare l’influenza delle variabili selezionate come potenziali predittori (Indice di Velocità di Processamento, tempo dalla diagnosi, età alla diagnosi, tipo di tumore, sede del tumore, presenza di idrocefalo e tipo di trattamento) sulle abilità di funzionamento adattivo dei pazienti, misurate attraverso le 3 sottoscale della WeeFIM (Functional Independence Measure for Children): scala Cura della persona, Mobilità e Cognitivo-relazionale.
(3) Risultati: I risultati ottenuti hanno mostrato che la velocità di processamento e il tempo intercorso dalla diagnosi sono i migliori predittori per tutte le sottoscale della WeeFIM. Inoltre altre variabili cliniche influenzano in modo più specifico i diversi domini del comportamento adattivo. Più precisamente, l’età alla diagnosi è un importante predittore della sottoscala Cura della persona, mente la presenza di idrocefalo predice l’outcome della sottoscala Mobilità
(4) Conclusioni: L’identificazione dei predittori del comportamento adattivo consente di ottenere importanti indicazioni sulla gestione di questi aspetti: da un alto le variabili cliniche non modificabili consentono di individuare i pazienti che risultano maggiormente a rischio di sviluppare una minore autonomia (per esempio, chi riceve la diagnosi ad un’età più precoce), dall’altro le variabili anche solo parzialmente modificabili permettono un intervento più mirato (per esempio, sulla velocità di processamento e sulle altre funzioni cognitive ad essa collegate).

Articolo originale: Oprandi MC, Oldrati V, Delle Fave M, et al. Processing Speed and Time since Diagnosis Predict Adaptive Functioning Measured with WeeFIM in Pediatric Brain Tumor Survivors. Cancers (Basel). 2021;13(19):4776. Published 2021 Sep 24. doi:10.3390/cancers13194776

JCR 2020 - IF=6.639

Contatta gli autori: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Link al full-text dell'articolo

Letto 1183 volte