I risultati sono riassunti qui di seguito. La durata dei trattamenti riabilitativi è diminuita durante le decadi, approssimativamente di due anni per decade (da un’iniziale durata media di 16.2 anni ad una finale di 12.3). Durante i trent’anni, la percentuale di casi di quadriplegia è diminuita, mentre le percentuali di diplegia sono aumentate; la spasticità è rimasta la tipologia di deficit motorio prevalente. Il deficit motorio ha coinvolto, nella maggior parte dei casi, gli arti inferiori. Tra le comorbidità rilevate si è osservata una costante diminuzione nei disturbi psichiatrici. Rispetto alla prima decade, nelle due successive, è stato possibile apprezzare un leggero miglioramento nel funzionamento grosso motorio e nella destrezza manuale dei pazienti. Non si sono osservate particolari differenze a carico delle abilità comunicative. Nei decenni è aumentato il ricorso a trattamenti farmacologici e chirurgici per il trattamento dei sintomi motori.
Articolo originale:
Pizzighello S, Vavla M, Minicuci N, Pellegri A, Martinuzzi A. Trends
observed in bilateral cerebral palsy during a thirty-year period: A
cohort study with an ICF-based overview. Pediatr Neonatol. 2021
May;62(3):284-291. doi: 10.1016/j.pedneo.2021.01.016. Epub 2021 Feb 5.
PMID: 33663988.
JCR 2021: IF 2.083
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