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Venerdì, 25 Settembre 2020 14:02

Focus On: Farmaci innovativi per la terapia del disturbo da deficit di attenzione e iperattività

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Farmaci innovativi per la terapia della ADHD
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo, che si manifesta tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo e dura per la vita. È caratterizzato da ridotti livelli di attenzione, da disorganizzazione e/o da iperattività e impulsività. Queste caratteristiche compromettono il funzionamento sociale, scolastico e occupazionale e si traducono in una ridotta qualità della vita. Studi di popolazione suggeriscono che l'ADHD si verifica in circa il 5,3% dei bambini e rimane nel 2,5% degli adulti, che sono inoltre a rischio per altre comorbidità, inclusi l’abuso di sostanze, la criminalità e il suicidio.
Le terapie attualmente indicate per l’ADHD comprendono farmaci stimolanti (metilfenidato, amfetamine) e non stimolanti (atomoxetina, guanfacina, clonidina) che sono in prima linea e vengono scelti in base alla presenza di comorbidità. Entrambe le classi di farmaci sono molto efficaci, ma hanno importanti effetti avversi, che li rendono non utilizzabili da alcuni pazienti, soprattutto a lungo termine.
Gli attuali obiettivi di ricerca includono lo sviluppo di farmaci con maggiore efficacia a lungo termine, maggiore tollerabilità e con meno effetti avversi, principalmente quando sono presenti comorbidità. Attualmente sono in sviluppo clinico molti farmaci per il trattamento della ADHD in bambini e in adulti e può perciò essere utile una revisione della situazione dalla prospettiva clinica.

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Idealmente, farmaci innovativi per l'ADHD pediatrica dovrebbero essere efficaci come gli stimolanti ma con meno effetti avversi, risparmiando appetito, crescita e sonno. Solo pochi farmaci sembrano soddisfare questi requisiti, ossia:
• agomelatina, sia come terapia aggiunta che come terapia unica
• farmaci glutamatergici, in particolare Amantadina e Fasoracetam che meriterebbero più studi per accertare la loro efficacia e tollerabilità
• tra i farmaci attivi sui sistemi noradrenergici e dopaminergici
o la dasotralina ha mostrato un'efficacia comparabile e meno effetti avversi rispetto al metilfenidato, ma sono necessari più dati per identificare la dose corretta
o edivoxetina ha mostrato un'efficacia abbastanza buona, ma il profilo di sicurezza è simile a quello dell'atomoxetina
o tipepidina, attiva indirettamente su noradrenalina e dopamina, merita un'attenzione particolare per la sua potenziale efficacia come trattamento aggiuntivo sui sintomi di iperattività e impulsività non completamente risolti col metilfenidato.
Le tecniche di imaging come risonanza magnetica (anche funzionale), spettroscopia e NIRS dovrebbero essere implementate in future sperimentazioni cliniche come indicatori di efficacia del farmaco.

Articolo originale:

Pozzi M, Bertella S, Gatti E, Peeters GGAM, Carnovale C, Zambrano S, Nobile M.

Emerging drugs for the treatment of attention deficit hyperactivity disorder (ADHD).

Expert Opin Emerg Drugs. 2020 Sep 17. doi: 10.1080/14728214.2020.1820481

JCR 2019 - 2.807

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