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Venerdì, 06 Dicembre 2019 15:29

Focus On: Gravi cerebrolesioni acquisite: rapporti tra eziologia, variabili cliniche precoci ed esiti della riabilitazione. Uno studio retrospettivo su pazienti pediatrici.

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di Marco Pozzi et al.

Ad oggi non sono disponibili molti dati epidemiologici sulle gravi cerebrolesioni in età pediatrica, in particolare se si considera il periodo della riabilitazione, che può essere molto lungo e coinvolgere molti centri clinici differenti. Perciò non è chiarito ad oggi se ci siano dei fattori prognostici, presenti già nelle fasi subacute dell’evento lesivo, che possano in qualche modo servire a predire il decorso clinico dei pazienti in riabilitazione. Alcuni fattori, tra cui età, sesso ed eziologia della lesione sono stati correlati in studi precedenti con il decorso clinico, ma spesso limitatamente alla terapia intensiva e senza paragonare differenti eziologie tra loro. Per avere un’idea più precisa di quali variabili cliniche precoci potessero essere correlate con l’esito riabilitativo, abbiamo quindi analizzato un grosso set di dati aggregati, raccolti in modo retrospettivo dai dati clinici dei pazienti dell’IRCCS Medea.

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 Le molte variabili cliniche considerate sono state innanzitutto semplificate, tramite una procedura matematica, per raggrupparle dentro a indicatori numerici più maneggevoli. Nel nostro caso, sono state indentificate due macro-variabili cliniche: una che abbiamo chiamato “gravità della lesione”, contenente il tempo trascorso in terapia intensiva e il Glasgow Coma Score, e una variabile che abbiamo chiamato “disfunzione neurologica”, contenente la presenza di crisi neurovegetative e l’uso di dispositivi medici indispensabili per nutrizione, respiro e altro. Sono rimasti a sé stanti altri fattori clinici, tra cui sesso, età, eziologia della lesione e Glasgow Outcome Score all’ammissione in riabilitazione.

Abbiamo poi provato a correlare questi sei fattori clinici, rimasti dopo la semplificazione, ad alcuni indicatori di esito della riabilitazione, tra cui l’evenienza di morte nel lungo termine, la persistenza di uno stato vegetativo, la durata del coma, la durata della riabilitazione e l’efficienza di riabilitazione, ossia il miglioramento nel Glasgow Outcome Score (GOS) rispetto al livello pre-riabilitazione.

Abbiamo potuto osservare che non c’era alcuna differenza negli andamenti riabilitativi tra pazienti maschi e femmine, a differenza di quanto spesso osservato nella letteratura precedente. I pazienti con una età superiore al momento della lesione avevano invece una minore durata del coma e una più alta efficienza riabilitativa, in accordo con gli studi precedenti che associano la più tenera età pediatrica con un rischio di profonde riorganizzazioni neurologiche, che potrebbero non essere funzionali, mentre i cervelli più anziani potrebbero conservare meglio la loro struttura e funzione.

I pazienti che all'inizio della riabilitazione mostravano un GOS più elevato hanno mostrato una minore evenienza di morte a lungo termine dopo la riabilitazione. Inoltre, encefaliti e ictus come eziologie della cerebrolesione sono risultate associate a una maggiore evenienza di morte a lungo termine dopo la riabilitazione, probabilmente poiché sono più inclini di altre al verificarsi di danni neurologici secondari, a prescindere dai trattamenti riabilitativi. Il danno ipossico è stato invece associato, come già noto, ad una più probabile persistenza di stati vegetativi.

I macro-fattori “gravità della lesione”, che potrebbe essere sostituito con la presenza di crisi neurovegetative, e "disfunzione neurologica", che potrebbe essere sostituita con il tempo trascorso in terapia intensiva, sono risultate essere fattori di rischio per tutti gli esiti della riabilitazione.

Questo lavoro ha quindi evidenziato alcuni fattori clinici precoci che possono indicare un decorso riabilitativo più o meno favorevole e ha suggerito una possibile semplificazione per futuri studi.

Articolo originale:

Pozzi M, Galbiati S, Locatelli F, Carnovale C, Gentili M, Radice S, Strazzer S, Clementi E. Severe acquired brain injury aetiologies, early clinical factors, and rehabilitation outcomes: a retrospective study on pediatric patients in rehabilitation.Brain Inj. 2019;33(12):1522-1528

IF JCR 2018: 1.971

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