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Martedì, 27 Agosto 2019 10:57

Focus On: Neonati italiani a rischio familiare per disturbi del linguaggio e dell’apprendimento mostrano un pattern ridotto di oscillazioni neurali evocate nell’emisfero sinistro.

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di Chiara Cantiani et al.

L’abilità di discriminare stimoli acustici presentati in rapida successione (nell’ordine di decine di millisecondi) è cruciale per lo sviluppo delle abilità linguistiche nel corso del primo anno di vita. Questa abilità, chiamata Rapid Auditory Processing (processamento acustico rapido, RAP), è alterata nei neonati a rischio familiare per disturbi del linguaggio e dell’apprendimento (LLI) ed è un affidabile predittore delle successive abilità linguistiche.

In questo studio, abbiamo indagato il pattern di oscillazioni neurali sottostante le abilità di RAP in un gruppo di infanti italiani di 6 mesi di età a rischio per LLI (FH+, n=24), confrontati con un gruppo di infanti di controllo senza tale rischio (FH-, n=32). E’ stato registrato un elettroencefalogramma (EEG) durante la presentazione acustica di stimoli non-verbali che differivano tra loro per frequenza fondamentale o per durata. Sul tracciato EEG sono state svolte analisi di localizzazione delle sorgenti neurali delle risposte elettrofisiologiche e analisi di sincronizzazione dell’attività oscillatoria (nel dominio di tempo-frequenza). Leggi Tutto

 

I risultati hanno mostrato che gli stimoli RAP elicitano – nel range di frequenza theta (Ɵ) e gamma (ɣ) - un pattern di risposte oscillatorie lateralizzato a sinistra nei bambini FH-, mentre i bambini del gruppo FH+ mostrano un pattern più lateralizzato a destra. Ulteriori differenze tra i gruppi nella localizzazione delle sorgenti neurali suggeriscono variazioni anatomiche che potrebbero essere sottostanti alle differenze nell’attività oscillatoria. Entrambe queste misure sono risultate essere predittive del vocabolario espressivo a 20 mesi.

Questi risultati ampliano la nostra comprensione dei meccanismi neurali che sono alla base dell’elaborazione acustica tipica ed atipica nella prima infanzia, suggerendo che perturbazioni nelle dinamiche oscillatorie potrebbero costituire il meccanismo neurale responsabile delle differenze tra i gruppi nelle precoci abilità di elaborazione acustica.

 Articolo originale:

1: Cantiani C, Ortiz-Mantilla S, Riva V, Piazza C, Bettoni R, Musacchia G,
Molteni M, Marino C, Benasich AA. Reduced left-lateralized pattern of
event-related EEG oscillations in infants at familial risk for language and
learning impairment. Neuroimage Clin. 2019;22:101778. 

Impact Factor JCR 2018: 3.943

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