Camminata dell'Amicizia, il fiume della solidarietà
10 mila persone hanno varcato lo start della 48° Camminata dell’Amicizia, che si è tenuta domenica 26 marzo a Bosisio Parini.
Solidarietà, sport e divertimento per la Camminata dell’amicizia: l’evento benefico a sostegno della Nostra Famiglia si è tenuto il 26 marzo a Bosisio Parini e si conferma tra le manifestazioni più partecipate in provincia.
Con 10 mila partecipanti, l’edizione numero 48 della Camminata segna un grande ritorno della manifestazione: “E’ il primo anno che la Camminata torna a svolgersi nella sua formula originale – spiega Laura Baroffio, responsabile della comunicazione per la manifestazione – c’è stata la ‘camminata virtuale’ e lo scorso anno siamo tornati in presenza ma, a tutela dei pazienti, non si è svolta qui a La Nostra Famiglia ma siamo stati ospitati dal vicino crossodromo. Quest’anno siamo di nuovo a casa”.
Anche quest’anno l’organizzazione impeccabile del Gruppo Amici ha garantito il successo della manifestazione, con tanti volontari che hanno seguito ogni aspetto della logistica, dei ristori e dell’animazione: “vorrei ricordare quei volontari che hanno lavorato finché la salute glielo ha consentito e oggi non sono più fisicamente con noi, lo sono nei nostri pensieri e nel nostro affetto”, ringrazia Laura Baroffio.
La Camminata, come in passato, sostiene le attività di cura, ricerca e riabilitazione per i bambini con disabilità e i progetti di OVCI, Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale. “Parte del ricavato di questa edizione sarà utilizzato anche per un importante progetto qui a La Nostra Famiglia – spiega la referente – si tratta della riqualificazione del quinto padiglione, sede del progetto di riabilitazione ambulatoriale per i bambini con autismo, da zero ai cinque anni”.
“Fondamentale per la riuscita della manifestazione è stato l’aiuto di molte aziende che hanno sostenuto l'iniziativa con la sponsorizzazione o con l'omaggio di prodotti”, ringrazia il responsabile della comunicazione e raccolta fondi Giovanni Barbesino.