La solidarietà va a canestro con l’Happy Casa Brindisi
Una delegazione della squadra di basket è stata accolta nell’ospedale pediatrico di neuroriabilitazione IRCCS Medea di Brindisi.
“E’ un onore e una grande emozione per me e la nostra società essere qui nella vostra splendida struttura e provare a regalare un sorriso a questi bambini e alle loro famiglie. Il mio, oltre ad essere un augurio di Buon Natale, è soprattutto un augurio di pronta guarigione e di buona salute, è un invito vero e proprio a combattere sempre e non mollare mai”: Andrea Fanigliulo, Direttore Marketing della squadra di pallacanestro HAPPY CASA Brindisi, il 14 dicembre è stato in visita all’Ospedale Pediatrico di Neuroriabilitazione IRCCS Medea con i giocatori Jonaas Riismaa e Jordan Bayehe, accompagnati da Carlo Guadalupi e dal responsabile comunicazione Stefano Rossi Rinaldi.
Accolta dal responsabile scientifico della struttura Antonio Trabacca, la delegazione ha trascorso un’ora con i bambini per augurare loro un Buon Natale. Tutti i piccoli ospiti hanno ricevuto un dono natalizio da parte dei giocatori di basket e si sono alternati con i due campioni in una sfida sotto canestro.
“Guardate ad esempio noi della Happy Casa Brindisi – così si è rivolto ai bimbi Fanigliulo -: con la nostra squadra giochiamo e affrontiamo spesso avversari più forti ma noi, nel nostro piccolo, entriamo in campo e diamo il massimo, combattiamo, lottiamo e molto spesso vinciamo! Perché sì, nonostante l’avversario possa sembrare più grande di noi, e in partenza più forte di noi, combattiamo il nemico con tutte le nostre armi e vinciamo”.
La visita dell’Happy Casa basket all’IRCCS Medea è un’importante segnale di solidarietà per i bambini ricoverati. L’Istituto infatti è impegnato a Brindisi nell’alta specialità riabilitativa in campo pediatrico, funzione riconosciuta dalla Regione Puglia e dal Ministero della Salute e portata avanti come un servizio di elevato livello, a valenza regionale e extraregionale.
“I giocatori dell’Happy Casa ci hanno regalato un bel momento, emozionati esattamente come i piccoli pazienti che incontravano – ha ringraziato il dottor Trabacca -: non una visita frettolosa, ma un tempo sufficiente perché ogni bambino potesse stringere la mano al campione”.
Al termine della visita Andrea Fanigliulo ha rivolto un saluto alle famiglie: “cari genitori, so che è un percorso difficile e pieno di insidie, ma oltre a non perdere la speranza e la fiducia in Dio, dovete farlo per voi stessi e per i vostri splendidi bambini. Vincete per voi, per i vostri figli e anche per noi!”.