A Mareno sport e inclusione grazie alle bocce
Il 7 ottobre il via ufficiale del progetto “Abili bocce”. Per l’occasione inaugurato anche un nuovo campo mobile.
Dopo la pausa causata dal coronavirus e grazie al miglioramento della condizione sanitaria, il 7 ottobre a Mareno di Piave è ripartito il progetto “Abili Bocce”, finalizzato all’inclusione sociale dei ragazzi con disabilità.
L’occasione è stata propizia anche per inaugurare il nuovo campo mobile, donato dalla Bocciofila Saranese grazie alla sinergia con Fondazione di Comunità e con il contributo dell'azienda Lazzaris srl.
Il primo gruppo di 6 ragazzi si cimenterà con lo sport delle bocce fino al mese di dicembre, mentre nella primavera del 2022 si prevede l’avvio di un secondo gruppo di ragazzi con un percorso che si concluderà presumibilmente all’inizio dell’estate.
Il progetto, iniziato nel 1918, negli anni ha visto impegnati una dozzina di utenti, con numerosi risultati ottenuti nell’ambito sportivo e socio-relazionale. Il gioco delle bocce è un’attività a bassa intensità, consente il mantenimento di un buono stato di salute e rappresenta anche un’ottima strategia inclusiva: il confronto continuo con gli altri giocatori aiuta a socializzare, poiché nelle fasi di gioco si alternano strategie, battute e confronti tra atleti ma anche con gli spettatori, che a volte diventano parte integrante della partita in veste di consiglieri.
Alla cerimonia di avvio erano presenti ragazzi e operatori che frequentano la struttura Marenese e il Direttore Generale della Nostra Famiglia per il Veneto Andrea De Vido, fresco di nomina.
Hanno partecipato inoltre, per l’ASD Bocciofila Saranese, il presidente onorario Egidio Dal Ben e l’allenatore Dario Campana; per la Fondazione di Comunità il presidente Loris Balliana accompagnato dal vice presidente Oliviero Beni, alla loro prima uscita ufficiale dopo la nomina, e da Giorgia Lazzaris, titolare dell’omonima azienda; l’Associazione A&T Vendrame, con alcuni soci, che hanno messo a disposizione mezzi ed energie per concretizzare l’opera e il Comune di Mareno, presente con il sindaco Giampietro Cattai, sempre attento ai bisogni degli utenti del Centro.
Particolarmente interessante è stato l’intervento di Orietta Calonego, operatrice della Nostra Famiglia e membro dell’ASD Bocciofila Saranese e del Consiglio nazionale della Federazione Italiana Bocce, che ha ricordato il valore di tale esperienza per i ragazzi che hanno partecipato negli scorsi anni e che sono stati ufficialmente tesserati dalla FIB.