Alternanza scuola lavoro: la collaborazione Greppi-Medea continua con progetti di Virtual Reality
Si chiama Mixed Reality Trainer ed è un gioco a realtà virtuale per bambini affetti da patologie neurologiche. Il progetto degli studenti della scuola di Monticello Brianza in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto di Bosisio Parini.
Un’applicazione per visori Virtual Reality consente di stimolare la coordinazione motoria degli arti superiori e la capacità di predizione di movimenti: è il frutto di un interessante progetto di Alternanza Scuola Lavoro, denominato Mixed Reality Trainer, sviluppato da alcuni studenti di 5IB e di 4IA dell’indirizzo informatico dell’Istituto Greppi di Monticello Brianza.
Il Mixed Reality Trainer è un sistema relativamente economico basato su PC e visori VR che potrebbe essere utilizzato per aiutare bambini affetti da varie patologie neurologiche a fare esercizi riabilitativi direttamente a casa propria sotto la supervisione dei genitori.
Consiste in una sorta di parco giochi virtuale nel quale, muovendosi tramite i controller dei visori, è possibile approdare ad un determinato gioco/allenamento. Ogni bambino potrà scegliere di cimentarsi con il tiro a segno, il combattimento con spada laser, l’allenamento di basket in giardino, il gioco del tennis, la ricerca di oggetti in una cameretta…
Per ogni gioco che viene eseguito, l’applicazione registra le performance del bambino, creando dei file che saranno poi successivamente analizzati dai ricercatori dell’Istituto Medea per studiare l'evoluzione dei soggetti in terapia.
Il progetto è stato sviluppato in autonomia da un gruppo di 10 studenti, con il coordinamento del Prof. Gennaro Malafronte e la collaborazione dei Proff. Luca Melcarne e Pietro Petracca. Si tratta dello stesso team di studenti che lo scorso anno aveva prodotto SmileOnAir, applicazione a realtà aumentata per smartphone Android, vincitrice del primo premio del concorso per scuole superiori “Storie di Alternanza” delle Camere di Commercio di Lecco.
"Questa esperienza ha permesso agli studenti di inserire in un contesto di realtà le competenze acquisite nei corsi di informatica", sottolinea il Professor Malafronte: "ma soprattutto ha consentito lo sviluppo di ulteriori competenze, tra cui il lavoro di gruppo, la capacità di relazionarsi con un committente esterno e la capacità di gestire i tempi e le risorse di un team per rispettare le scadenze del progetto".