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Presente in città dal 1971, La Nostra Famiglia avvia la costruzione di una nuova struttura. La Presidente Minoli: "un progetto che ha le proprie radici sul filo della continuità, come il granello evangelico che porta molto frutto".

"Quando si allungano le mani protettive della cura, assistiamo ad una bellezza irresistibile. Vi porto i saluti della città, che è orgogliosa di questa realtà che nuovamente nasce", ringrazia il sindaco di Como Mario Landriscina, presente questa mattina alla posa della prima pietra del nuovo Centro di Riabilitazione della Nostra Famiglia con altri rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali e delle associazioni del territorio.

La storia dell'Associazione a Como parte nel 1971, in alcuni locali in via dei Mille, continua dal '75 in via Zezio e prosegue dal '94 in via del Doss. Da allora sono stati accolti più di 6.000 bambini con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali e nell'ultimo anno sono state effettuate circa 26.000 prestazioni a beneficio di 649 utenti: ed è proprio per rispondere ancora meglio ai bisogni di questi bambini che l’Associazione ha deciso di trasferirsi e realizzare una nuova struttura su un terreno di circa 4 mila metri quadrati, di cui 1400 di superficie coperta.

prima pietra como aIl nuovo Centro sorgerà in via Canturina, su un’area ricevuta in donazione dalla Fondazione De Ponti e grazie al contributo di Fondazione Cariplo. "E' un'emozione vedere questa folla, nelle prime file il territorio e tanti volti amici che ci accompagnano nell'inclusione ", ringrazia la Direttrice Generale Regionale Francesca Pedretti che con la Presidente Luisa Minoli ricorda il mandato del fondatore beato Luigi Monza, affinchè tutte le case fossero famiglia per tutti i piccoli ospiti. "Questo progetto ha le proprie radici sul filo della continuità, come il granello evangelico che porta molto frutto".

L’edificio sarà su un unico piano, costituito da quattro corpi rettangolari, ciascuno dei quali con una destinazione d’uso in relazione alle attività mediche e riabilitative svolte, identificabili anche cromaticamente per favorire l'orientamento delle persone che accederanno ai servizi: area reception in color avorio; area clinico-sanitario color arancione-mattone con 11 studi dedicati; area riabilitazione color verde salvia con 13 locali; area dedicata alle riabilitazione dei bambini con disturbi dello spettro autistico in color azzurro (8 locali di riabilitazione).

"Siete parte di un sistema sociosanitario all'avanguardia in Europa e per questo avrete sempre il sostegno istituzionale e concreto della Regione", afferma il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, al quale ha fatto seguito Paola Galli, che ha portato i saluti dell'ATS Insubria: "E' bello che un'Associazione come la vostra abbia il coraggio di accogliere una nuova sfida e risponda a tanti bisogni del territorio".

Dopo la benedizione, il vicario foraneo don Marco Pessina ha portato i saluti del Vescovo di Como Oscar Cantoni: "La vostra è una forma di evangelizzazione concreta che raggiunge quelle periferie esistenziali care al nostro Papa".

Al termine intrattenimento musicale a cura della Tac Tic Band di Vedano Olona e culinario ad opera dei ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Bosisio Parini.

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