50 anni a Padova e Vicenza: il punto su ricerca, innovazione e cura

Un convegno scientifico e la voce delle famiglie: 250 professionisti alla due giorni sui disturbi del neurosviluppo.

Oltre 250 professionisti hanno partecipato il 24 e 25 ottobre 2025 all’evento “Disturbi del neurosviluppo: nuove prospettive della ricerca per nuovi percorsi di cura”, organizzato da La Nostra Famiglia per celebrare i 50 anni dei Centri di Riabilitazione di Padova e Vicenza.

La giornata di Padova: ricerca e innovazione
Al Centro Culturale Altinate | San Gaetano, l’incontro si è aperto con la presenza delle istituzioni e delle ULSS locali, ed i rappresentanti dell’Università di Padova, dell’Ass. Famiglie ADHD e dell’Ass. Disturbi degli Apprendimenti.
Nella sessione mattutina, moderata da Giorgio Perilongo, coordinatore scientifico del registro malattie rare e Annalisa Traverso, Neuropsichiatra Infantile dell’UOC di NPI dell’Azienda Universitario-Ospedaliera di Padova, si sono alternati esperti di rilievo internazionale:
Samuele Cortese (University of Southampton - Professore Ordinario di NPI Università di Bari) ha illustrato le metodologie più corrette per valutare i risultati degli studi di ricerca sui trattamenti farmacologici e non nell’ambito della psicopatologia infantile e ha introdotto il lavoro in atto per la realizzazione di piattaforme digitali per la gestione farmacologica il più possibile EMB dei disturbi del neurosviluppo;

Duncan Astle (University of Cambridge), neuroscienziato e psicologo studioso del neurosviluppo, ha dissertato sull’importanza di considerare le molteplici variabili dello sviluppo neurotipico che possono condurre ai disturbi del neurosviluppo e ha illustrato un approccio di studio innovativo multidisciplinare (neurofisiologico, neurostrutturale, neurogenetico) e transdiagnostico;

Giovanni Mento (Università di Padova, IRCCS Medea) ha presentato la recente ricerca multicentrica in corso mirata all’approfondimento delle basi neuropsicologiche e neurofisiologiche dei minori con quadri ADHD in una nuova prospettiva transdiagnostica.

Alberto Danieli ha parlato di medicina personalizzata nelle malattie rare, all’interno di progetti di ricerca europei e reti di collaborazione con Associazioni di patologia.

Nel pomeriggio, la moderazione è stata condotta da Elena Finotti, responsabile UOC NPI azienda ospedaliera Vicenza ed Eleonora Sale, Responsabile IAF Distretto territoriale Padova. 

Ha aperto i lavori Massimo Molteni, direttore sanitario de La Nostra Famiglia – IRCCS Eugenio Medea, che ha offerto una brillante e stimolante riflessione sulla presa in carico, i trattamenti riabilitativi e abilitativi, ponendo il confronto con quanto richiesto ai servizi socio-sanitari.
È stata quindi la volta della presentazione di alcuni progetti riabilitativi attivi nelle sedi di Padova e Vicenza. Per Padova, sono stati illustrati i trattamenti nella stanza sensoriale, che vedono coinvolti bambini con disabilità grave e disturbo dell’autismo, e il percorso di diagnosi, consapevolezza della diagnosi e prevenzione per i bambini e adolescenti con autismo di livello 1. Il team multidisciplinare di Vicenza ha illustrato il progetto WabiSabi, un approccio precoce e family centered per i bambini sotto i due anni di età con l’integrazione di un supporto allo sviluppo non solo motorio ma anche contemporaneamente affettivo e relazionale, e ha presentato un progetto su crescita e affettività nella disabilità intellettiva lieve di ragazzine pre-adolescenti e adolescenti.

La giornata di Vicenza: la voce delle famiglie
Presso l’Ex Centrale del Latte di Vicenza, la seconda giornata ha posto al centro il tema “Disabilità e famiglia: la cura”.
Dopo i saluti dell’Assessore Matteo Tosetto, Malida Franzoi (NPI La Nostra Famiglia Veneto) e la rappresentante dei genitori Giada Meggiolaro hanno parlato alla platea di riabilitazione, dal punto di vista del medico e da quello del genitore.

Elena Finotti (NPI ULSS 8 - Vicenza) ha esposto una relazione approfondita ed esaustiva sul tema del sonno nei disturbi del neurosviluppo, mentre Marina Raffaele, psicologa e psicoterappeuta (La Nostra Famiglia Treviso) nonché sibling, ha condotto la platea nel percorso di crescita dei Siblings, che li porta ad essere fratelli unici.
Ha concluso quindi Mauro Burlina, psicologo e psicoterapeuta con ampia esperienza nel campo della disabilità e nell’accompagnamento delle persone fragili lungo la transizione all’età adulta, con una riflessione profonda sugli aspetti di autonomia e di opportunità presenti nel territorio.

Un anniversario che guarda avanti
L’evento ha rappresentato un’occasione di dialogo tra ricerca scientifica, pratica clinica e territorio, confermando l’impegno de La Nostra Famiglia nel promuovere una cultura della cura centrata sulla persona, la famiglia e l’inclusione, con lo sguardo rivolto ai prossimi 50 anni.