Conegliano, quattro nuove poltrone letto grazie a Banca Finint

La donazione consentirà una permanenza più confortevole ai genitori dei piccoli ricoverati nel Polo ospedaliero del Medea.

Il Polo ospedaliero dell’IRCCS Medea di Conegliano ora dispone di quattro nuove poltrone letto grazie all’importante donazione di Banca Finint. I genitori dei piccoli ricoverati potranno così godere di uno spazio ancora più accogliente, che consenta loro una permanenza confortevole e serena.

Il Polo ospita ogni anno circa 1300 ricoveri di bambini ed adolescenti per diagnosi, cura e riabilitazione. Di questi, 900 sono in regime di day hospital mentre 400 in ricovero ordinario.

“Ringraziamo Banca Finint per aver pensato ai caregiver e alle mamme - dichiara Manuela Nascimben, direttore di Polo de La Nostra Famiglia -. Questi infatti hanno bisogno di riposare bene, per poter assistere con amore ed energia i propri figli nei ricoveri ordinari, il 40% dei quali provengono da altre Regioni, vista la particolare attività svolta nel nostro centro, unica in Italia. Una percentuale così significativa di ricoveri extraregionali è frutto, infatti, dell’approccio olistico del nostro Polo, ancor più importante allorquando il quadro patologico si fa particolarmente complesso”.

“Questa donazione – afferma Giovanni Marchi, consigliere esecutivo di Banca Finint – parte dall’ascolto delle esigenze del nostro territorio e dalla volontà di Banca Finint di proseguire nel percorso intrapreso negli anni di sostegno alla comunità per esserne parte attiva anche oltre il nostro core business. Siamo fieri, con la donazione di queste quattro poltrone letto, di poter contribuire a migliorare la qualità della vita delle famiglie che stanno attraversando un momento delicato della loro vita, potendo offrire loro un confortevole spazio dove riposarsi vicino ai loro piccoli durante il percorso di riabilitazione. Ringraziamo l’associazione La Nostra Famiglia per il loro impegno quotidiano e per averci dato l’opportunità di aggiungere un ulteriore piccolo tassello al nostro spirito di solidarietà”.