A Padova una delle prime stanze multisensoriali della Regione Veneto

Donata dai Lions, sarà utilizzata per i trattamenti di 1.400 bambini con disabilità, disturbi comportamentali e disturbi dello spettro autistico.

I Lions Club Padova, con il contributo della Lions Club International Foundation, il 10 maggio hanno donato all’Associazione La Nostra Famiglia di Padova una stanza multisensoriale Snoezelen, utile per i trattamenti dei bambini con disabilità o disturbi comportamentali.

Si tratta di un ambiente progettato per stimolare i sensi e favorire il rilassamento, il benessere e l'apprendimento attraverso l'uso di luci, proiettori d’immagini, riflessi, fontane e letti d’acqua, suoni rilassanti e materiali tattili.

La nuova stanza offrirà ai bambini un ambiente sicuro e confortevole in cui esplorare e interagire con il mondo circostante in modo non invasivo, sperimentando l’esplorazione e la comunicazione delle proprie emozioni, creando e mantenendo relazioni umane che diventeranno il paradigma di una sana e inclusiva vita adulta.

Sarà quindi utile come strumento di supporto per rispondere ai bisogni di bambini e ragazzi che arrivano da tutto il territorio provinciale e che, grazie all’accreditamento della Struttura con la Regione del Veneto, potranno usufruirne all’interno delle coperture del sistema sanitario nazionale.

Presso il centro di riabilitazione di Padova sono circa 1400 tra bambini e ragazzi che beneficiano di una presa in carico complessiva per i diversi bisogni relativi alla loro disabilità (motoria, cognitiva, relazionale). In particolar modo, negli ultimi anni presso la sede si è assistito ad un aumento di richieste di presa in carico per bambini con disturbi del neurosviluppo e in particolare dello spettro autistico. Molti arrivano nei primi tre anni di vita, età in cui è possibile ottenere i migliori risultati da parte dei trattamenti riabilitativi. Visto tale incremento di richieste, la progettazione proposta ai Lions è stata quella di dotare il Centro della stanza multisensoriale Snoezelen, in cui questi bambini potranno accedere a nuove modalità interattive che favoriscano attenzione, abilità sociali e riducano comportamenti non sociali come le sterotipie e l’iperattività.

Grazie al Lions Club Padova Elena Cornaro Piscopia, al Club Galileo Galilei e al Club Jappelli che con il contributo della Lions Club International Foundation permetteranno ai bambini con difficoltà che si rivolgono a noi di beneficiare di un metodo e di una strumentazione innovativa e che trasforma la ri-abilitazione in un gioco” dichiara Andrea De Vido, Direttore Generale Regionale “ringrazio poi anche la partecipazione a questo momento del Comune di Padova e dei rappresentanti dell’Ulss6 e dell’Azienda Ospedaliera testimoni dell’importante collaborazione delle nostre strutture con il sistema sanitario, ringrazio anche la presenza di don Egidio Chiellin, a testimonianza dell’origine della nostra Associazione. Complimenti e grazie ad Alessio B per averci donato una sua opera all’ingresso che ha abbellito la nostra casa”

“Siamo soddisfatti di aver condiviso questo progetto con La Nostra Famiglia e di aver contribuito in modo significativo ad aggiungere agli strumenti a disposizione di questa struttura che tanto servizio ha fatto, fa e continuerà a fare per la comunità di chi ha bisogno di cure ed attenzioni, questa “stanza” che costituisce un mezzo avanzato e specifico per i percorsi di cura e riabilitazione. Questo risultato si deve alla fattiva collaborazione tra i nostri Club Lions del territorio e all’importante aiuto della Fondazione Internazionale Lions che sostiene in tutto il mondo i progetti dei Clubs del territorio, presenti in 210 paesi al mondo. Ringraziamo La Nostra Famiglia per averci dato lo spunto e l’opportunità di essere presenti e costruttivi nella solidarietà nel nostro contesto sociale” ha commentato Maresca Drigo, Past Governatore Distretto 108 Ta3 Lions e responsabile del contributo dato dalla Fondazione Internazionale Lions.

La parola Snoezelen deriva da due verbi olandesi uniti insieme Snuffelen – esplorare e Doezelen – rilassarsi e riassume il significato e il valore di questo approccio, che nasce in Olanda appunto negli anni ’70 grazie all’intuizione di due giovani terapisti, Jan Hulsegge e Ad Verheul, che decidono di sperimentare una tenda sensoriale con gli ospiti di un centro per la cura della disabilità mentale. Le risposte immediate e positive in pazienti particolarmente problematici permisero a questo esperimento di svilupparsi come metodologia in molteplici contesti, che vanno dalla terapia al mondo della scuola.

Video della stanza multisensoriale