Ironia, impegno e diritti umani al centro dell’incontro pubblico organizzato dal Comune e La Nostra Famiglia.
“Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio, si può prendere il treno alle 9 e siam lì per le 10, ci si ferma in un bar a comprare la schiaccia coi ceci… ah già che scemo c’è qui Jacopino che non ce la fa”…
La parodia della celebre canzone di Jannacci aveva già spopolato sul web ed è stata al centro dell’evento “Vengo anch’io”, che si è tenuto sabato 14 gennaio presso l’Auditorium Stefanini di Treviso.
Realizzato dal blogger Iacopo Melio di #vorreiprendereiltreno e dal comico fiorentino Lorenzo Baglioni, un divertente videoclip mette sotto i riflettori le difficoltà che le persone con disabilità devono affrontare ogni giorno e la scarsa attenzione alle loro richieste: “Volevo mettere in musica le mie difficoltà, quelle per cui molto spesso vorrei andare in un determinato luogo ma, vista la mia disabilità, non posso farlo”, sottolinea Jacopo, giovane ragazzo disabile toscano, giornalista e attivista per i diritti umani e civili.
L’incontro pubblico di Treviso, grazie alla partecipazione di Jacopo, del giornalista Luca Pinzi e alla messa in scena dello spettacolo “La gabbianella e il gatto” della compagnia teatrale F.A.R.C.E.L.A., ha fatto il “tutto esaurito”, con 250 persone che hanno riempito completamente la sala,
“Abbiamo partecipato all’evento con piacere e grande interesse – dichiara l’assessore alla coesione sociale del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – l’inclusione attiva delle persone con disabilità passa certamente attraverso la creazione di una città a misura di tutti, progetto che con l’assessorato al benessere urbano stiamo sviluppando, ma anche attraverso occasioni di sensibilizzazione sul tema che l’amministrazione appunto promuove e sostiene”.
L’idea di una serata di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione era nata da un gruppo di fisioterapisti del presidio di riabilitazione di Treviso e dall’ascolto delle famiglie che accedono al centro, presso il quale sono seguiti circa 1000 bambini e ragazzi in regime ambulatoriale e circa 40 utenti a ciclo diurno.
La vita di questi ragazzi deve diventare piena e ricca anche fuori delle stanze di terapia e per far questo occorre che il “fuori” sia capace e desideroso di accogliere tutti, con un cambiamento culturale che va guidato e sostenuto, partendo da ciò che si può fare con ciò che ognuno possiede.
L’evento, organizzato dal comune di Treviso, La Nostra Famiglia e Associazione Genitori de La Nostra Famiglia, ha visto tra gli ospiti, oltre al vicesindaco Grigoletto, anche il sindaco di Treviso Giovanni Manildo e il direttore generale della ULSS 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi.