Il Centro consentirà a più di 600 famiglie del territorio di accedere a percorsi di riabilitazione per i loro figli. Per gli arredi avviato crowdfunding con Intesa Sanpaolo.
Presente a Como dal 1975, La Nostra Famiglia ha quasi ultimato la costruzione della nuova sede in Via Canturina.
In queste settimane la ditta costruttrice consegnerà l’immobile e si potrà dare il via all’iter per le necessarie autorizzazioni per trasferire l’attività dall’attuale stabile di proprietà del Comune - le cui caratteristiche non sono più adeguate ad ospitare attività di riabilitazione - alla nuova costruzione, che si è potuta realizzare su un terreno donato da un benefattore.
Potrà così continuare l’attività che oggi consente a più di 600 famiglie del territorio comasco di accedere a percorsi di riabilitazione per i loro figli.
La costruzione insiste su un’area di circa 4.000 metri quadri, con una superficie coperta di circa 1.400 su un unico piano, costituito da quattro corpi rettangolari, ciascuno dei quali con una destinazione d’uso in relazione alle attività mediche e riabilitative svolte, identificabili anche cromaticamente per favorire l'orientamento delle persone che accederanno ai servizi: avorio per l’area reception; arancione per gli 11 studi dell’area clinico-sanitaria; verde peri 13 box di riabilitazione; azzurro per gli 8 locali dedicati ai bambini con disturbi dello spettro autistico.
“Ora siamo pronti ad arredare gli spazi e per questo cerchiamo tanti amici disponibili a donare anche piccole cifre per procedere a tutti gli acquisti di arredi e di attrezzature”, spiega il Responsabile della Comunicazione Giovanni Barbesino.
L’Associazione ha quindi avviato la campagna di raccolta fondi “I bambini al centro” con diverse modalità di donazione compreso il crowdfunding, cioè il finanziamento collettivo online.
Il progetto è stato infatti selezionato dalla piattaforma di Intesa Sanpaolo For Funding. L’obiettivo è raggiungere i 60.000 euro necessari per ultimare gli arredi. Ciascun donatore potrà scegliere quanto destinare alla causa: si va dai 10 euro per l’acquisto di giochi educativi ai 250 per l’acquisto di ausili e strumenti riabilitativi. Anche le aziende possono partecipare, contribuendo all’acquisto di cassettiere, scrivanie, fino ad adottare un intero spazio riabilitativo.
“Vogliamo unire il beneficio economico con quello della sensibilizzazione”, conclude Barbesino: “è un'occasione per rafforzare i legami, crearne di nuovi e raccontare le azioni portate a termine con il denaro che riusciremo a raccogliere”.